E' già scontro politico a suon di comunicati

E' già scontro politico a suon di comunicati.
È uno scontro politico ancora acerbo, giocato sulla parola scritta. Gli argomenti non mancano: si spazia dal voto agli elettori esteri, ultimo scontro in aula consigliare, al bilancio in rosso dell’azienda servizi, all’evergreen casa da gioco. Gli affondi, le parate e i contrattacchi sono soprattutto tra ex alleati, con un canale preferenziale per gli ex Psd e Alleanza Popolare.
Ma il filo conduttore sarà inevitabilmente l’analisi delle mancanze e le responsabilità passate. La convinzione di tutti gli esponenti delle diverse forze politiche è che questa sarà una campagna elettorale diversa. Prima di tutto perché è muro contro muro tra le due coalizioni. Nessuno ha la necessità di lasciare spiragli di intesa all’altro, di non affondare il colpo, dal momento che dopo il 9 novembre, per effetto della legge elettorale, ci sarà una coalizione al governo e una all’opposizione, senza alleanze sotto banco.
Tutti convinti che sarà una campagna elettorale fatta più sulle persone che sui programmi, “ma non è sempre stato così?” chiosa un consigliere della Repubblica. Le emergenze programmatiche non mancano e sono state riconosciute da entrambe le coalizioni: rapporto con l’Italia, caro vita, previdenza. Ma che dire della novità della presentazione della dichiarazione dei redditi e di come saranno le reazioni?

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