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Giochi: Stefano Macina risponde alle associazioni cattoliche

29 mag 2007
"Siamo ben consapevoli dei risvolti sociali legati al gioco e non è un caso che quella dei controlli sia una questione che abbiamo messo al primo posto, al contrario invece di quanto avveniva in precedenza". Il segretario di Stato alle Finanze, Stefano Macina, risponde alle accuse mosse dalle associazioni del mondo cattolico.
"Da mesi – spiega Macina – ci sono ispettori dell’ente giochi che svolgono un’azione di verifica e di controllo, valutano quanto avviene e relazionano per consentire di intervenire dove necessario. La prossima legge poi – aggiunge – rafforzerà ulteriormente tutti gli strumenti atti a combattere ogni forza di compulsione. E’ interesse di tutti – afferma il Segretario delle Finanze – che il gioco patologico sia contrastato, ma questo non dipende assolutamente dal numero delle sale da gioco".
Macina ribadisce che il governo non ha attuato alcun aumento delle sale destinate all’esercizio del gioco. "Già i governi precedenti – precisa – avevano autorizzato l’apertura di tre sale. E’ singolare – aggiunge – come si alzi la voce solo oggi e non in quell’occasione, quando altri hanno dato le concessioni. Meglio sarebbe stato sollevare allora le questioni di oggi. Ribadisco – conclude Macina – che il governo non ha autorizzato alcuna tipologia nuova di gioco ma, al contrario, rafforzato i controlli e aumentato la tutela dei cittadini".

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