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Giustizia: Tribunale senza una guida, dopo il Consiglio Giudiziario Plenario di ieri

Cessato l'incarico di Guzzetta, ma la Pierfelici fa un passo indietro. Si cerca ora una figura di garanzia. Dalla Reggenza un appello alla responsabilità, dopo le tensioni dei giorni scorsi

25 lug 2020
Giustizia: Tribunale senza una guida, dopo il Consiglio Giudiziario Plenario di ieri
Giustizia: Tribunale senza una guida, dopo il Consiglio Giudiziario Plenario di ieri

Un terremoto: così può essere definito quanto avvenuto ieri, a Palazzo. Nonostante le annunciate defezioni, la seduta si è infine regolarmente tenuta, visto il raggiungimento del numero legale. Momento decisivo l'annullamento d'ufficio, per “interesse pubblico”, di alcune deliberazioni che avevano portato 2 anni fa alla revoca dell'allora Magistrato dirigente.

Un “reset” che ha determinato, “a cascata”, la cessazione dell'incarico di Giovanni Guzzetta, così come del Dirigente supplente. Altro effetto, sostanzialmente “automatico”, il ritorno di Valeria Pierfelici, nel suo ruolo apicale. Tutto ciò – è stato sottolineato dalla Segreteria Istituzionale – per ripristinare “le condizioni di legalità”.

In quel momento, dunque, il Tribunale aveva nuovamente una guida; ma a stretto giro la stessa Pierfelici ha presentato nelle mani dei Capi di Stato le proprie dimissioni dalla carica di Magistrato Dirigente. Il Consiglio Giudiziario Plenario ne ha preso atto, disponendo la salvaguardia della funzionalità ordinaria del Tribunale, ed impegnandosi ad avviare, al più presto, “un percorso condiviso per il reclutamento di una figura di garanzia”.

La seduta si era aperta con una comunicazione della Reggenza. In merito alla disamina dell'attualità, rivolto un appello alla responsabilità e alla riservatezza - dopo le numerose lettere e comunicazioni finite sulla stampa che hanno ingenerato un diffuso clima di tensione -, invitando tutti i componenti a far riferimento alle sedi preposte per evidenziare eventuali criticità. Sull'interpretazione del voto di astensione in Consiglio Giudiziario Plenario, la Suprema Magistratura - sulla scorta del parere di un eminente costituzionalista - ha comunicato che non deve essere conteggiato nel calcolo del quorum precisando che, anche se precedentemente ci si è attenuti ad una prassi diversa, d'ora in poi sarà questa quella a cui ci si atterrà.

La Reggenza ha infine informato il Consiglio Giudiziario Plenario che, in merito alla Legge Qualificata 20 Febbraio 2020 n°1, chiederà un parere ad un qualificato costituzionalista, per chiarire i termini della sua effettività. Dopo queste comunicazioni, l'Organo ha espresso “forte rammarico” per la scelta di alcuni membri togati, di dichiararsi contrari alla convocazione, ed ha manifestato “solidarietà unanime” ai Capi di Stato. Disposta, infine, nel corso dell'incontro, l'emissione di bandi di selezione per i ruoli di giudice dei gradi superiori ancora vacanti, ad eccezione di quelli tuttora coperti da Michele Sesta e Vitaliano Esposito.


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