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Dal Governo tetti alle cure termali

30 mar 2005
Dal Governo tetti alle cure termali
Il Governo mette mano alle cure termali e introduce un tetto per questo tipo di prestazioni. Un correttivo alla cosiddetta azione di prescrizione, prevedendo un massimo di due cicli di cura all’anno, per un limite di non oltre 24 sedute. Due le patologie consentite, a discrezione, ovviamente del medico curante che dovrà valutarne l’effettiva necessita, non più l’intera gamma dei servizi offerti dalle stazioni termali come avveniva in passato. Nel solo 2004 il numero delle prestazioni è stato piuttosto elevato, 1985, delle quali 221 per pazienti con meno di 16 anni e 751 per coloro che hanno superato i 65 anni. Ma il dato più consistente riguarda la fascia di assistiti fra i 16 e i 65 anni. Per loro le prestazioni garantite sono state 1.013. Costo sostenuto, circa 500 mila euro. Un conto piuttosto elevato, almeno così lo ha giudicato il nuovo comitato di gestione che non ha esitato a chiedere all’esecutivo un provvedimento risolutivo: la proposta dei dirigenti dell’ISS era quella di introdurre un ticket, ma la Segreteria di Stato alla Sanità si è opposta e con lei l’esecutivo. Meglio introdurre un nuovo regolamento. Un correttivo che consentirà un risparmio tutt’altro che trascurabile. Sul tavolo del Congresso di Stato anche l’accordo raggiunto con la proprietà della stalla di Fondo Rio, oggetto di protesta da parte degli abitanti della zona per via dei cattivi odori e di una istanza d’Arengo accolta dal Consiglio Grande e Generale che ne stabiliva la chiusura. La proprietà cesserà l’attività zootecnica, nei tempi e nei modi stabiliti dall’intesa raggiunta sulla quel nei prossimi giorni saranno apposte le firme. In cambio potrà ottenere un cambio di destinazione d’uso dei terreni sui quali sorge l’azienda, che da agricoli diventeranno residenziali. Due i vincoli imposti: il rispetto delle attuali superfici già edificate, occupate da stalle e fienili, e la realizzazione di una precisa tipologia di immobili, come le villette. Definito dal Governo, anche il piano pluriennale di intervento sugli edifici scolastici, per il 2005, 2006 e 2007. Numerosi gli interventi, soprattutto per le scuole dell’infanzia e per quella di Falciano. Nei prossimi giorni, su questo progetto specifico, i segretari di Stato al Territorio e alla Pubblica Istruzione, incontreranno il consiglio di plesso e i genitori degli alunni, per illustrare il piano e il bando di concorso pubblico per il quale si stanno definendo gli ultimi aspetti.

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