Procede in aula, senza scossoni, la votazione della riforma Igr. Superate le resistenze del sindacato, con cui Governo e maggioranza hanno concordato prima del voto un pacchetto di emendamenti, l'esame del pdl ha ormai superato il giro di boa e – articolo per articolo, emendamento per emendamento – si snoda verso la scontata approvazione finale.
Una sorta di dialogo monocorde, tra Segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti e consiglieri di opposizione, mentre quelli di maggioranza si stanno astenendo dagli interventi per accelerare i tempi che condurranno l'aula al licenziamento del pdl. Come noto l'obiettivo inziale dichiarato dal Segretario di Stato Gatti era l'incremento del gettito di 20 milioni di euro mentre con le modifiche definite coi sindacati, scenderà – stando a stime di maggioranza – a circa 17.
Ieri, in seduta serale, tra gli emendamenti approvati quello che prevede la progressività delle detrazioni Smac – fortemente voluto da Csdl, Cdls e Usl– ; quello che che eleva dal 15 al 18% le detrazioni per le protesi dentarie; e quello che stabilisce un tetto massimo di 6.000 euro annui di locazione, per la detrazione del 15% che però diventa dell'80% per gli under 35 e del 100% per gli invalidi permanenti e per i diplomatici e gli amministrativi sammarinesi dislocati nelle sedi di New York, Ginevra, Bruxelles, Vienna, Strasburgo e Roma.
Nel pomeriggio approvato, tra gli altri, l'emendamento per la deducibilità delle donazioni alla Chiesa e alle associazioni senza scopo di lucro, senza alcuna distinzione territoriale, mentre nel testo originario la deduzione era ammessa esclusivamente per donazioni a beneficiari residenti in Repubblica.
L'approvazione finale della riforma Igr è attesa nella giornata di domani quando sono previste convocazioni del Consiglio in seduta pomeridiana e serale, o al più tardi nella giornata di giovedì, dopodiché l'aula dovrà ratificare il decreto delegato sul rinnovo di 50 milioni di titoli del debito interno (con scadenza dicembre 2026 e tasso al 2%) ed approvare il pdl con nuove regole per le emissioni di titoli del debito pubblico: due provvedimenti su cui l'opposizione ha già preannunciato netta contrarietà.