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IGR: in attesa del via libera dei Quadri Sindacali, l'incontro tra Gatti e categorie

Confronto con la maggioranza sugli emendamenti, forze sociali soddisfatte. Mentre le categorie economiche giudicano la Riforma ora sbilanciata sulle imprese

di Monica Fabbri
29 ott 2025

C'è attesa per l'Attivo dei Quadri sindacali che nel pomeriggio scioglierà le riserve sulla Riforma IGR, in Consiglio venerdì con gli emendamenti frutto del lavoro di mediazione tra politica e sindacati. Dopo la definizione degli ultimi aggiustamenti tecnici, tutte le modifiche al testo sono state illustrate durante il confronto al Begni tra parti sociali, maggioranza e Segretario alle Finanze Gatti. Si è quindi chiuso il cerchio della lunga trattativa: sono stati posti sul tavolo gli emendamenti, comprese le tabelle esplicative che riassumono in numeri i contenuti della Riforma.

Nessuna sorpresa, quanto concordato è stato tradotto in modifiche nero su bianco, per le quali Governo e Maggioranza sono chiamati a garantire le 39 firme necessarie per il deposito e l’approvazione da parte del Consiglio Grande e Generale. Il Congresso di Stato, nel corso della conferenza stampa di ieri, ha definito “sostenibile” la Riforma, il cui gettito passa da 20 a 17 milioni. “Mettere insieme l’impostazione approvata dalla Commissione Finanze e la proposta sindacale non è stato affatto semplice”, hanno affermato in una nota congiunta le tre sigle, che nel complesso giudicano “soddisfacenti” i risultati prodotti dalla trattativa per i lavoratori dipendenti ed i pensionati, “in quanto – scrivono Csdl, Cdls e Usl - sono stati salvaguardati i principi fondamentali che le migliaia di manifestanti, in occasione dei due scioperi generali, hanno sostenuto a gran voce: progressività delle spese SMAC e delle relative detrazioni fiscali, e parità di trattamento tra residenti e non”.

Ora, quindi, si attende il via libera dei Quadri, chiamati a valutare testo e tabelle. Il loro giudizio sarà vincolante, al fine di considerare conclusa o meno la fase di mobilitazione. Mentre, questa mattina, il Segretario Gatti e membri di maggioranza hanno illustrato la Riforma alle categorie economiche.

L'intervento che ha portato all'equilibrio tra lavoratori è stato apprezzato da Anis, che chiedeva di superare la discriminazione tra residenti e frontalieri. Al contempo, le associazioni datoriali rimarcano che quella che era partita come una Riforma che doveva pesare in ugual misura su dipendenti ed imprese, è ora invece sbilanciata su queste ultime. Da qui la richiesta di che l'aumento temporaneo delle aliquote dal 17% al 18% sia ridotto da cinque a tre anni.





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