
Il Congresso di Stato ha deciso: non approverà il progetto della San Marino World. A dare l'annuncio, in apertura della Commissione congiunta Esteri – Finanze, il Segretario Luca Beccari. Una deliberazione in linea con l'impegno assunto nella scorsa seduta, anche se “era qualcosa – chiarisce - su cui ci eravamo già orientati”, dato che “già nelle prime discussioni, il Congresso aveva ritenuto non fattibile l’ipotesi di una progettualità che incidesse su un’area con esigenza di modifiche di requisiti di edificabilità”. L’autorizzazione alla San Marino World ad agire nell’attività di gestione di residenze fiscali non domiciliate come struttura ricettiva è stata dunque revocata da Beccari.
Dal canto suo la società in una lettera dichiara che, considerata l’attuale situazione, non ha alcun interesse a sviluppare l'investimento sull’area di Cailungo pertanto neppure a mantenere l’atto di autorizzazione, a cui rinuncia formalmente.
L'opposizione plaude alla notizia ma ritiene la questione non ancora chiusa. Fabio Righi di DML punta il dito sul metodo: “Questa impostazione – è lesiva del nostro ordinamento democratico” mentre Nicola Renzi di RF solleva il problema del progetto di legge ancora vigente e delle circolari in materia di residenze fiscali domiciliate: “Oggi – dice - perdiamo tutti. Oggi perde il Paese”. Anche Emanuele Santi di Rete teme che il progetto, sotto altre spoglie, vada avanti. “Beccari – aggiunge – dà l'impressione di aver fatto retromarcia poiché scoperto”.
Ma per Francesco Mussoni del Pdcs “il caso è già chiuso”; “stiamo enfatizzando il clima di caccia alle streghe, quando a voler andare in quella direzione è stato per primo il Governo”. Matteo Rossi del Psd suggerisce, per il futuro, un approccio che coinvolga di più le parti e garantisca massima trasparenza e buona economia. Anche Libera sollecita sul metodo: “Siamo sempre aperti a prospettive di sviluppo e rilancio - dice Dalibor Riccardi - ma riteniamo che questa proposta debba assolutamente essere riconvertita in altra maniera”, invocando “un percorso di trasparenza e chiarezza con un progetto organico che venga assimilato al meglio dalle nostre istituzioni”.
Beccari rassicura: “Se verranno presentate altre istanze sarà mia cura chiedere una convocazione congiunta segreta delle Commissioni Esteri e Finanze”. Sui toni usati contro l'investitore si sofferma Gian Nicola Berti di AR: “La nostra economia è legata principalmente alla possibilità di avere relazioni con l’esterno, non è in questo modo che ci facciamo una buona pubblicità”. L’Odg delle forze di opposizione è respinto con 17 voti contrari e 8 a favore.