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Il Consiglio Centrale della Dc riporta il sereno ma non la pace

27 mar 2019
Il Consiglio Centrale della Dc riporta il sereno ma non la pace

Sembra tornare il sereno in casa Dc anche se di certo non è scoppiata la pace. Il segretario Giancarlo Venturini parla di un Consiglio Centrale “costruttivo e positivo, pur nella diversità delle idee” e di una linea politica condivisa da tutta l'Assemblea. La Dc, spiega, vuole ragionare sulla soluzione dei problemi prima di discutere delle alleanze possibili. E' insomma necessario “dare priorità alle cose da fare nell'interesse del Paese e su questo si costruirà il dialogo con tutte le forze responsabili”. Anche Francesco Mussoni, che si è appena dimesso dalla Direzione del pdcs, parla di “confronto costruttivo”. Sulla linea politica, dice, siamo in sintonia. Conferma però di avere “evidenziato problemi di metodo e chiesto una gestione più interna dei processi politici”. C'è stato un bel dibattito, dice, un confronto vero sulle prospettive politiche. Ho chiesto, aggiunge, di rafforzare in positivo l'azione politica lavorando molto sul confronto interno. Il chiarimento è relativo, polemizza Teodoro Lonfernini. “Qualcuno prende in maniera superficiale chi cerca di sollevare questioni che il partito non ha mai risolto. Tutti, conferma, vogliamo bene alla nostra casa politica ma abbiamo visioni diverse su come quella casa deve essere rinfrescata”. Per Lonfernini è anche un problema del segretario che “non vuole interpretare alcune dinamiche in una visione più moderna e del capogruppo che deve dare più importanza a tutto e a tutti”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, spiega, è stata la nomina in una autorithy che andrebbe condivisa per strategia, senza informare nessuno o di modifiche alla legge elettorale presentate in fretta e furia senza che molti lo sapessero. Il dialogo interno, commenta il segretario Venturini, è senza dubbio un elemento costruttivo e positivo pur nella diversità delle idee. Ovviamente, puntualizza, ci vuole la disponibilità a ragionare e a lavorare da parte di tutti. E se il segretario cerca di smussare i toni, non così il capogruppo. “Il confronto di ieri sera, scrive Alessandro Cardelli, dimostra come tutti coloro che sono intervenuti hanno condiviso, per la prima volta in questa legislatura, la linea politica di creare un'alternativa a questo governo. Gli scontri che nascono invece su questioni o ambizioni personali, puntualizza, sono dannosi nella situazione in cui si trova il Paese”


Sonia Tura


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