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Il PSD spinge per l'adesione all'UE, "serve svolta chiara e veloce"

Serata di studio e confronto sull'Europa, promossa dal Partito dei Socialisti e dei Democratici. Ospite Michele Chiaruzzi, Direttore del Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali dell'Università di San Marino

9 giu 2020

Un focus su San Marino e l'Unione europea dopo la pandemia, scenario di cambiamento radicale. Sullo sfondo il percorso di maggiore integrazione intrapreso dal Titano ormai cinque anni fa, con i negoziati per l'accordo di associazione. Un percorso – si è detto – che ha necessità di una svolta decisa e che può partire dalla richiesta di adesione all'Europa”, adesione che il PSD indica come strada maestra da seguire abbandonando lo spirito conservativo e modelli di riferimento che ora non ci sono più. “Basta tergiversare – è il monito - occorre trovare in maniera condivisa le traiettorie più vantaggiose per una collocazione europea chiara”.

La partita di San Marino si gioca molto sul tempismo: "Se la direzione intrapresa dall'UE è quella di una maggiore unione, - fa notare Michele Chiaruzzi, Direttore del Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali - non adeguarsi e rimanere ancorati a vecchi schemi impostati prima di questa crisi sistemica, significherebbe - in termini analitici - creare una distanza abissale, un ritardo storico non più colmabile.

“La complessità dell'accordo di associazione sta nell'elemento politico” – osserva, infine, il Segretario di Stato agli Affari Esteri intervenuto alla serata. Occorre uscire in sostanza dalla logica di ottenere solo vantaggi senza alcuna concessione. Uno sforzo verso l'accordo di associazione per Luca Beccari va fatto dopodiché si faranno le opportune valutazioni nel caso non si producano i risultati sperati. 

Nel video l'intervista a Matteo Rossi, Presidente PSD


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