CONSIGLIO GRANDE E GENERALE

In aula la mozione di sfiducia al Segretario Ugolini

Libera e Rf contano su 15 voti contro i 42 della maggioranza. L'indipendente Fabbri (Mis) auspica chiarezza su riforme Giustizia e tempi di attuazione

Aula convocata per le 13.15 lunedì e la seduta potrà, eventualmente, proseguire oltre la mezzanotte anche se alla vigilia appare pressoché scontato che la mozione di sfiducia al Segretario di Stato Ugolini verrà respinta. La maggioranza può contare su 42 voti mentre i promotori della mozione di Libera e Repubblica Futura, insieme, ne hanno 15. L'indipendente del “Mis” Rossano Fabbri, fuoriuscito da Libera, non parteciperà alla prima parte del dibattito in Consiglio perché impegnato nella sua veste di avvocato nel processo Conto Mazzini e comunque – ci ha riferito – deciderà all'esito del dibattito, precisando che il suo movimento auspica che la Segreteria di Stato tracci linee e tempi sulle riforme nel settore giustizia.

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Nella passata legislatura, a parti inverse, due le mozioni presentate dalle allora opposizioni – oggi maggioranza – a due singoli segretari di Stato. Prima, nel luglio 2017, nei confronti di Simone Celli, poi nel dicembre 2018 a Nicola Renzi. In entrambi i casi le mozioni vennero respinte.

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