Venerdì gli incontri dei rappresentanti della maggioranza con le forze di opposizione, dopo il no di Rifondazione comunista e Alleanza nazionale. DC, PSS e PDD hanno indicato in Severino Caprioli e Stefano Rodotà i due membri della commissione. I Sammarinesi per la Libertà, contrari alla commissione, ma pronti al dialogo sulle riforme istituzionali, commentano che non è modificando le leggi che si rendono i politici più onesti. Sulla stessa linea Alleanza Popolare, ha declinato l’invito a collaborare alla costituzione di una commissione di esperti, ma dato piena disponibilità a parlare di riforme. Per i popolari sammarinesi l’unica risposta alla questione morale è contenuta nel nostro ordinamento, ossia una Commissione Consiliare di inchiesta. Apprezzata comunque la volontà di confronto sulle riforme istituzionali. Nuova San Marino si dice non interessata alla commissione speciale perché, ha detto, non abbiamo neanche ben capito le finalità di un organismo di esperti che non potrebbero fare valutazioni politiche come imporrebbe la questione morale. DC PSS e PDD, pur non riscontrando risposte collaborative valutano in modo positivamente la convergenza sulla necessità di ripristinare un rapporto fiduciario tre eletti e elettori e ridare credibilità all’intera classe politica, anche con le riforme istituzionali.
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