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Incontro Psd - Ps: "Riaggregare l'area riformista per rappresentare tutti i suoi elettori"

30 gen 2018
Incontro Psd PsIncontro Psd - Ps: "Riaggregare l'area riformista per rappresentare tutti i suoi elettori"
Incontro Psd - Ps: "Riaggregare l'area riformista per rappresentare tutti i suoi elettori" - Riccardi: "No ad accelerazioni, decide la base".
A novembre Psd, Ps e Mdsi annunciavano con un comunicato congiunto la creazione di un grande progetto politico da costruire nel tempo, aperto a forze movimentiste, riformiste e di sinistra di opposizione e maggioranza. Ora si concretizza con incontri bilaterali. Al tavolo Psd e Ps, in cerca di condivisioni su temi di stretta attualità. Ad unire, oltre agli stessi valori, la preoccupazione per l’aggravarsi della crisi finanziaria ed economica e il timore che si perdano le tutele di base e del welfare state. “Sono in pericolo – avvertono – conquiste sociali come lavoro, sanità e istruzione”. “Un Incontro importante” - commenta Alessandro Mancini - “non solo per l'analisi compiuta ma anche per le prospettive che le forze politiche devono mettere in campo per dare speranza al paese”. Si va verso un nuovo soggetto politico? “E' prematuro – risponde il Segretario del Ps – ma c'è un'area socialista riformista che in questo momento è troppo frazionata e non rappresenta al meglio i suoi tanti elettori”. Una sfida che si scontra con le diverse sensibilità del Psd. Dalibor Riccardi invita alla prudenza. “Nessuno è contrario al progetto a priori ma bisogna trovare le condizioni migliori perché sia dibattuto e sostenuto in ogni sua fase all'interno del partito”. Insomma, il capogruppo ritiene un errore spingere sull'acceleratore senza il confronto con la base, l'unica a poter decidere. “Spetta poi alla classe dirigente – spiega - interpretare la sua volontà.”. La questione verrà affrontata negli organismi anche se Nicola Ciavatta ricorda che il suo mandato congressuale è proprio quello di rilanciare il dialogo con le forze riformiste. Non escludendo quindi anche SSD. “Ovviamente - aggiunge - non deve essere un'operazione verticistica, la base ci dirà che strada prendere anche se dobbiamo essere noi vertici a dimostrarle che siamo in grado di instaurare un dialogo lasciando da parte vecchie ruggini”. Condivide quanto sostenuto da Mancini: c'è bisogno di riaggregare un'area evidentemente troppo frammentata e che ha come comune denominatore la difesa dello stato sociale. Gli incontri bilaterali vanno quindi avanti. Psd e Ps si confronteranno con Movimento Democratico. A chiudere il cerchio l'incontro trilaterale.

MF

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