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Incontro Stolfi-Meritxell Mateu Pi, ministro di Andorra

29 ago 2008
Un momento dell'incontro
Un momento dell'incontro
Un lungo colloquio, quello del ministro degli Esteri di Andorra, Meritxell Mateu Pi e il segretario di Stato Fiorenzo Stolfi, incentrato sulle relazioni bilaterali e la collaborazione internazionale. Fra Andorra e San Marino ci sono relazioni solide, di forte amicizia, e situazioni interne molto simili. Stolfi ha proposto un’intesa che consenta di creare una rete di sostegno per i giovani, in grado di favorire la formazione, lo studio, il lavoro. Poi la collaborazione in ambito europeo.
“L’adesione – ha detto il Ministro Mateu – è per noi impraticabile: troppo onerosa, se ne parlerà dopo una possibile riforma dell’Unione Europea”. Intanto, però, vanno aggiornati gli accordi di cooperazione vigenti. “I Piccoli Stati – hanno evidenziato i due responsabili della politica estera – hanno le caratteristiche per far pesare più autorevolmente le loro politiche, segnare le scelte soprattutto in campo umanitario. Per questo si vuole favorire un coordinamento internazionale. Alle Nazioni Unite la metà dei 195 Paesi membri è considerata di piccole dimensioni, sotto il milione di abitanti e un’azione comune può consentire di raggiungere obiettivi importanti”.
“E’ scandaloso – tuona il ministro Mateu – che nel terzo millennio ancora si incentrino i lavori dell’assemblea sulla carestia alimentare e la fame nel mondo. E’ segno che qualcosa, nell’Onu, non funziona”. “Alla prossima assemblea generale, il 15 settembre – rivela il Segretario Stolfi – attiveremo un’iniziativa diplomatica per una risoluzione che attivi progetti per combattere la povertà e la fame nel mondo”.
Concetti ribaditi nell’udienza concessa dai Capitani Reggenti, a cui è preceduto l’incontro con i membri di governo e della Commissione esteri. “E’ nostra sincera speranza – ha detto la Reggenza – che possano intensificarsi le occasioni di incontro fra piccoli Stati, per l’elaborazione di nuove idee e sinergie comuni, che possano rafforzare il loro ruolo sulla scena europea e nella collaborazione all’interno delle principali organizzazioni internazionali. Sarebbe auspicabile – hanno aggiunto i Capi di Stato – l’individuazione di una base di discussione condivisa, per definire azioni collegiali da intraprendere, pur nella salvaguardia delle rispettive peculiarità”.

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