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Indagine amministrativa del Governo su Centro Oncologico

25 mag 2004
Indagine amministrativa del Governo su Centro Oncologico
Le conclusioni dell’indagine amministrativa voluta dall’Esecutivo sulla vicenda del Centro Oncologico arrivano sul tavolo del Congresso di Stato e preannunciano l’apertura di un lungo periodo di polemiche e discussioni. I 4 esperti, incaricati di verificare la rispondenza dei fatti, hanno concluso con 4 rilievi che pesano come macigni: Il Segretario di Stato alla Sanità non aveva l’autorizzazione preventiva del Governo per sottoscrivere il contratto con la società privata in questione; il Consiglio di Amministrazione dell’ISS e neppure l’Eccellentissima Camera avevano autorizzato la concessione dell’immobile indicato, l’ala cioè dell’ospedale di Stato; non esiste neppure nessuna autorizzazione preventiva alla concessione in favore della società contraente; la società in questione, poi, non ha nel proprio oggetto sociale alcun collegamento con l’esercizio di attività sanitarie. A leggere le conclusioni tutto appare come un pasticcio. Una chiave di lettura che, ovviamente, l’ex Segretario di Stato alla Sanità, Romeo Morri, non condivide. Nessun commento sulle conclusioni dell’indagine amministrativa: il Consigliere dei Popolari si limita a rilevare che lui stesso ha presentato un progetto di legge per l’istituzione di una specifica commissione consigliare d’inchiesta. Nella Seduta Consigliare di martedì - spiega - chiederò sia concessa la procedura d’urgenza e spero si possa arrivare al suo insediamento in tempi rapidissimi e non come per altre commissioni d’inchiesta, che si ha paura di votare. Mi farebbero un regalo”. I fatti, lo ricordiamo, risalgono al 27 novembre del 2000. L’allora Segretario di Stato firma un accordo con la Globe Business Development & Services srl, con sede a Roma, in Via San Teodoro, 20 con il quale si impegna alla realizzazione di una struttura assistenziale per la prevenzione la cura e la riabilitazione delle patologie oncologiche. L’accordo prevede anche l’uso dell’immobile consistente nell’ala dell’ospedale oggi allo stato rustico. Tutto per un periodo di 30 anni rinnovabile. Il 7 aprile scorso, dopo una lettera di diffida inviata all’esecutivo della società romana, che lamenta investimenti finanziari per una realizzazione mancata, il Governo decide per un’indagine amministrativa e oggi si limita a prendere atto delle conclusioni riservandosi ogni decisione su ulteriori iniziative. Non si esclude il possibile ricorso alla Magistratura o al Collegio dei Garanti.

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