Una iniezione di fiducia. Così il psrs definisce la firma dell’accordo con l’Italia

Non partecipiamo alla corsa di chi ha più meriti, dice il Presidente del psrs Paride Andreoli. La firma è un risultato che appartiene a tutti perché in più occasioni, sottolinea, le forze politiche hanno dimostrato grande responsabilità. Quindi, dice, c’è molta soddisfazione per una firma che da una iniezione di fiducia al Paese ma che rappresenta solo un punto di partenza. La lettera di Monti conferma che usciremo dalla black list solo quando San Marino darà corso ai provvedimenti adottati in questi anni. E, aggiunge Andreoli, ancora non si vede un piano di sviluppo. Il psrs ritiene doveroso illustrare alle opposizioni i contenuti dell’intesa chiedendo se è ancora quella parafata nel 2009. Certo è, afferma Andreoli, che la firma potrebbe accelerare le elezioni. Di mancato confronto parla anche Alessandro Mancini, tirando in ballo il decreto che vede lo Stato garantire il rimborso dei finanziamenti a termine concessi da Banca Centrale in favore delle banche sammarinesi e di quelli contratti con intermediari internazionali. Qui si parla del patrimonio di tutti, dice Mancini, e non conosciamo le ragioni di questa urgenza. Nessuno, conclude, è disposto a firmare cambiali in bianco.
Nel video l'intervista a Paride Andreoli.

Sonia Tura

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