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La Maggioranza difende Canzio e stigmatizza l'attacco di RF: "Acredine per aver perso il ruolo di Governo del Paese"

25 mag 2022
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

A proposito del caso Serenissima, l'attacco mosso ieri al Dirigente del Tribunale, in una nota, da RF, secondo cui “pare abbia ordinato egli stesso ad un magistrato di indagare sugli otto malcapitati, qualificando il reato”, ha suscitato oggi l'immediata reazione delle forze di Maggioranza. “Dichiarazioni – replicano in un comunicato congiunto - che dimostrano, ancora una volta, l’acredine ed il risentimento di Repubblica Futura per avere perso il ruolo di governo del Paese, e l’insofferenza di un ex Segretario alla Giustizia, che non accetta la propria sconfitta politica ed i propri insuccessi”. Dc, Rete, Npr, DML e il Consigliere Denise Bronzetti difendono l'operato di Giovanni Canzio, persona dalla carriera specchiata: nessuna manipolazione di un procedimento che, invece, - evidenziano – avviene d’ufficio, tramite la Cancelleria Penale, che segue dei precisi criteri tabellari”.

“L’operato del Dirigente – continuano - e i risultati ottenuti in così poco tempo sono evidenti a tutti e chiaramente illustrati nella relazione sullo stato della giustizia. Questo è un dato oggettivo contro il quale nessuna polemica – concludono - può resistere”.

La Maggioranza rimarca infine come non sfugga a nessuno che, "ad un anno e mezzo dal suo arrivo a San Marino, il clima nel Tribunale e la capacità di portare avanti processi fino a quel momento rimasti nel cassetto, le relazioni con l’esterno e soprattutto con l’Italia – testimoniate anche dalla recente visita della Ministra Cartabia e dal relativo accordo bilaterale sottoscritto – abbiano fatto passi avanti determinanti, riaccreditando San Marino presso le istituzioni italiane e internazionali”.





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