Volge al termine in Commissione Finanze l’esame della riforma dell’Imposta Generale sui Redditi, con l’approvazione degli articoli dal 42 al 50. Tra i punti principali, la possibilità di procedere direttamente all’iscrizione a ruolo per velocizzare la riscossione, misura che però le opposizioni ritengono inefficace senza software adeguati, personale sufficiente e cooperazione internazionale pienamente operativa.
Fissata strutturalmente al 31 ottobre la scadenza per i rimborsi IGR. Sul fronte sanzioni, il Governo punta a un impianto più coerente con la progressività, inasprendo le violazioni più gravi e correggendo storture che rendevano più oneroso il ravvedimento, mentre l’opposizione chiede trasparenza su gettito e tassi di evasione.
Viene poi aggiornato l’elenco delle deduzioni e detrazioni: modificate le spese SMAC, dentistiche e per affitti, introdotte nuove detrazioni per babysitter e prodotti per l’infanzia, eliminate le spese veterinarie. Le opposizioni criticano inoltre la limitazione delle donazioni ai soli enti residenti, ritenendola un disincentivo alla solidarietà internazionale.
Approvato anche l’articolo 48-bis, che introduce un adeguamento automatico biennale degli scaglioni IGR al costo della vita, con un tetto del 6% e avvio previsto dal 2028. Il meccanismo protegge il potere d’acquisto ma dalle opposizioni è giudicato tardivo e troppo prudente rispetto ai recenti picchi inflattivi.
L'esame del pdl – mancano solo tre articoli - procede senza sorprese o defezioni: maggioranza compatta nel sostenerlo, opposizione altrettanto compatta nel contrastarlo. Il voto finale atteso nel pomeriggio.