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Le opposizioni bocciano le attuali misure di sostegno all'economia e pongono l'accento sulla necessità di una visione di prospettiva per la ripresa

31 mar 2020
Gli interventi delle opposizioni
Gli interventi delle opposizioni

“Per alcune categorie non è stato fatto assolutamente nulla”. È lapidaria Repubblica Futura nel giudizio verso le più recenti misure messe in campo dal Governo. Parla nello specifico di “tombola degli stipendi” per i lavoratori dipendenti e totale assenza di provvedimenti per il sostegno e la garanzia del reddito dei lavoratori autonomi, dei commercianti, degli operatori turistici e della ristorazione, dell'edilizia e dei servizi”. Per RF il caso più eclatante è la scuola, con riferimento a quanto previsto dal decreto n.55 uscito domenica scorsa, a proposito del taglio alle retribuzioni degli insegnanti “anche del 40%”. “Ad oggi – sottolineano - l'unica categoria di lavoratori che, pur continuando a svolgere la professione da casa, subisce una decurtazione dello stipendio ma con tanti ringraziamenti da parte del Segretario Belluzzi”. D'obbligo trovare subito risorse economiche, dispiegando prima di tutto capitali interni come il Fondo Servizi Sociali e le risorse presenti in Banca Centrale; al contempo, però, occorre trovare forme di finanziamento che consentano iniezioni di liquidità. In caso contrario - preconizza infine RF - sprofonderemo in una spirale recessiva di dimensioni epocali.

In linea, Libera. “E' il momento di stringere i denti – sostiene - ma la politica deve anche iniziare a costruire la San Marino del post-coronavirus”. Rinnovano poi le critiche agli ultimi decreti emessi dal Governo: insufficienti perché “si limitano a definire ­ dicono - ulteriori proroghe per la scadenza dei mutui e a rendere legali riunioni fatte in videoconferenza. Mancano - aggiungono - aiuti reali per alcuni settori, mentre viene concessa molta libertà a Banca Centrale rispetto alla possibilità di accedere al mercato internazionale dei capitali”. Nel rilanciare quindi la proposta di una unità di crisi permanente come momento informativo ma anche propositivo per agire in maniera coesa sulla ripresa dell'economia, Libera invita il Governo a non concentrarsi solo sulla contingenza ma ad impostare una prospettiva.

Un rimando, infine, al protocollo sottoscritto con il Ministero della Salute italiano per la gestione dell’emergenza, “uno dei frutti dell’accordo quadro esistente con l’Italia e di un’intensa attività di relazioni che si sono prodotte da alcuni anni a questa parte – fa notare Libera, richiamando il Governo ad informare in maniera corretta. “Le dimostrazioni autocelebrative della politica – sostengono - non ci paiono in questo momento opportune, con umiltà mettiamoci al servizio del bene di tutti. Ne usciremo molto più forti”.


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