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Legge elettorale e duello nel centrosinistra tengono banco in Italia

28 nov 2012
Legge elettorale e duello nel centrosinistra tengono banco in Italia
Legge elettorale e duello nel centrosinistra tengono banco in Italia
Napolitano dice “basta al braccio di ferro” sulla legge elettorale. Con un monito più duro del solito il presidente della Repubblica reclama dai partiti uno stop “al gioco degli equivoci, dovuto al ripetuto alternarsi di opposti irrigidimenti” sulla riforma del sistema di voto. Ma in Senato sono effettivamente in corso prove di dialogo tra Pd e Pdl che potrebbero portare, la prossima settimana, al varo di alcune modifiche al porcellum. Malgrado le resistenze dei parlamentari in carica, che vedono qualsiasi riforma come un’ipoteca sulla loro possibile rielezione, un cambiamento, per quanto minimo, viene ormai considerato inevitabile: lasciare le cose come stanno, è il ragionamento che domina a Montecitorio, non solo sarebbe uno smacco per il Capo dello Stato ma finirebbe con l’alimentare l’antipolitica, facendo il gioco di Beppe Grillo. E mentre il maltempo aggrava la situazione già critica dell’Ilva di Taranto, con il governo che pensa di correre ai ripari con un nuovo decreto, le primarie continuano a tenere banco. A poche ore dal faccia a faccia televisivo tra Renzi e Bersani che, assicurano gli staff, sarà senza esclusione di colpi, Nichi Vendola decide di sostenere il segretario del Pd. “Le sue parole profumano di sinistra”, dice il governatore pugliese rafforzando la posizione di Bersani. E mentre Montezemolo “sbarca” a Napoli con il suo manifesto a sostegno del Monti Bis sposato da Riccardi e Bonanni, nel Pdl la tensione non si allenta sulle primarie che Berlusconi vuole sempre meno. “Si devono fare assolutamente”, attacca Giorgia Meloni, che avrebbe sottoscritto un ticket con Crosetto. Ma il Cavaliere continua a tacere e fa attendere annunci su proprio futuro politico.

Da Roma Francesco Bongarrà

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