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Legge elettorale: più efficienza e risparmio nella macchina burocratica

30 ago 2020
Legge elettorale: più efficienza e risparmio nella macchina burocratica

L'approvazione, in via definitiva, del progetto di legge in materia elettorale porta a una sburocratizzazione e semplificazione delle procedure per le tornate elettorali, quindi a un  taglio della spesa pubblica già a partire delle prossime elezioni delle Giunte di Castello.

"Un primo ma importante tassello verso una più generale semplificazione dei processi della Pa allargata - ha commentato il Segretario di Stato Elena Tonnini - che vedrà il governo impegnato nei prossimi mesi anche attraverso la collaborazione dei direttori di dipartimento e dei dirigenti. Un ringraziamento va all'aula per la speditezza con cui si è raggiunta l'approvazione delle modifiche proposte, frutto anche della fattiva collaborazione della mia Segreteria con il dirigente dell'Ufficio Stato Civile”. 

Ma veniamo a cosa prevede il testo approvato dal Consiglio, con la disponibilità delle forze di opposizione. Intanto diminuisce e razionalizza il numero dei seggi, aumentandone il numero di elettori. Scompare inoltre dalle liste elettorali l'indicazione dello “stato civile” di ogni singolo elettore, nel rispetto della “privacy”. 

Dal 2021, proseguono gli Interni, verrà eliminata la firma che il Capo dell'Ufficio Elettorale doveva apporre su ogni singolo foglio delle liste elettorali così come la timbratura a secco delle schede di votazione, risparmiando tempo e ore di lavoro

I certificati elettorali saranno spediti per posta ordinaria all'interno del territorio, e con raccomandata semplice all'esterno. 

Una novità riguarda le modalità di voto delle fasce più fragili. I seggi speciali, infatti, oltre a raccogliere il voto per i malati intrasportabili, lo faranno anche nelle strutture residenziali destinate agli anziani, pubbliche e private convenzionate con l’ISS.



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