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Legge elettorale: la posizione di opposizioni e centro sinistra

17 ago 2005
Legge elettorale: la posizione di opposizioni e centro sinistra
Le forze politiche d’opposizione e del centro sinistra hanno raggiunto un accordo di massima sulla riforma della legge elettorale. Quattro i punti cardine su cui c’è gia’ piena intesa: la formazione di coalizioni preventivamente dichiarate, unite da obiettivi e programmi sui quali gli elettori saranno chiamati a scegliere il governo della Repubblica; la condizione che solo l’elettorato sovrano potrà determinare cambi di governo; la garanzia della governabilita’ attraverso il riconoscimento di un premio di maggioranza alla coalizione vincente; la valorizzazione del voto dei cittadini residenti in Repubblica. Individuato anche l’interlocoture di riferimento per procedere al confronto per poi redigere un progetto di legge in materia: sarà il partito dei socialisti e dei democratici. 'Anche perche’ – sostengono le forze politiche promotrici di questa intesa – il Psd nei deliberati congressuali e dei suoi organismi, ha gia’ sostenuto tale impostazione'. “Non vogliamo andare a votare con l’attuale legge elettorale – ha dichiarato Antonio Volpinari – perchè è alla base delle storture dell’attuale situazione politica, a partire dalla questione morale”. “Il modello di riforma a cui stiamo lavorando – ha detto Francesca Michelotti di Zona Franca – aumenta la democrazia per i cittadini e garantisce stabilita’”. “Siamo uniti – ha spiegato Auguto Casali del partito socialista Nuova San Marino, riferendosi agli altri partiti che hanno codiviso la proposta di riforma elettorale – da una valutazione comune dell’attuale situazione politica, in cui prolifera il connubio politica-affari, mentre il paese continua a precipitare in una crisi che tocca tutti i settori. Inoltre – ha aggiunto – il governo straordinario ha fallito tutti gli obiettivi che si era dato”. “Occorre fare chiaezza nel quadro politico – ha asserito Ivan Foschi di Rifondazione Comunista – Il governo straordinario è stato un fallimento sia nel merito che nel metodo. E’ tempo che il Psd dica con chi vuole stare”. “Non e’ un’iniziativa estemporanea – ha dichiarato Mario Venturini di Ap - Presto queste stesse forze politiche assumeranno un’altra posizione forte sulla Giochi San Marino”.

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