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Legge Emergenza Casa, Libera plaude al metodo e definisce "strumentali" le critiche dell'opposizione

Il partito si dice "perplesso" dalla posizione della minoranza: "Non abbiamo ritrovato in Consiglio il clima collaborativo della Commissione". Tutte le novità verranno comunicate alla cittadinanza lunedì prossimo alle 21 alla Sala Montelupo.

di Monica Fabbri
25 apr 2025
Nel servizio l'intervista a  Vladimiro Selva, Libera
Nel servizio l'intervista a Vladimiro Selva, Libera

La legge sull'emergenza abitativa incarna, per Libera, il senso della sua presenza al Governo: dare risposte ai cittadini. Sul "tema casa" lo ha fatto con una legge che, rimarca Guerino Zanotti, affronta il problema in “modo olistico”, intervenendo su più fronti: da un mutuo prima casa più accessibile alla garanzia statale per gli under 45 con reddito sotto i 18.000 euro; dal canone calmierato per gli affitti al bonus ristrutturazione con contributo in conto interessi in base al reddito, senza dimenticare la banca dati sugli immobili sfitti. Tutte le novità verranno comunicate alla popolazione lunedì prossimo alle 21. Da Vladimiro Selva un plauso al metodo, che ha visto Libera cercare sintesi con maggioranza ed opposizione, recependo input ed emendamenti. Non un compromesso al ribasso ma una dimostrazione di apertura su un problema sentito da tutti, senza però rinnegare battaglie, come quella sulle residenze atipiche, che hanno caratterizzato l'azione del partito.

“Siamo certi – afferma Selva - che questo progetto di legge porta grossi passi avanti. Non risolverà completamente il problema, oppure sì, lo vedremo da qui a un anno, abbiamo gli strumenti per fare dei correttivi - se serviranno - proprio grazie alla norma che prevede Decreti. Siamo molto soddisfatti del metodo con cui si è arrivati ad approvare la legge, e per questo ringraziamo il Segretario Ciacci che ha tenuto aperto il dialogo e tutti coloro che hanno collaborato per trovare sintesi”. Un lavoro non facile, al netto delle diverse posizioni, e che ha richiesto disponibilità e collaborazione. Libera rimarca il clima costruttivo in Commissione, dicendosi quindi perplessa dall'atteggiamento in Consiglio della minoranza, compatta nel bocciare la legge ma divisa sulle proprie ricette. Una posizione che Zanotti reputa "strumentale". “Dal dibattito che c'era stato in commissione e anche dalle molte mediazioni fatte, avevamo sperato - dice Selva - in un'astensione o comunque in una critica meno feroce su cose che dal loro punto di vista potevano essere fatte meglio ma che non sono sbagliate a prescindere. Quindi, da questo punto di vista, il modo con cui si sono posti a questo progetto di legge ci è sembrato esagerato rispetto a un problema reale che c'è nel Paese, ed eravamo tutti d'accordo sul fatto che in questo momento c'era bisogno di fare qualcosa”.

“Da qualche parte bisognava pur partire”, commenta Matteo Ciacci, che ora guarda ai Decreti da ratificare perché – rimarca – occorre agire anche su altre leve. E se la politica è matura – aggiunge - dovrà ragionare anche sulla pianificazione territoriale. Guardando invece ai numeri dell'emergenza, oltre 50 le richieste di accesso all'edilizia sociale. Sono invece circa 580 i contratti d'affitto registrati nel 2023, di cui quasi la metà di un anno, quindi presumibilmente per studenti o lavoratori stagionali. L'altra metà hanno durata fino ai 3 anni. L'importo medio del canone annuo è di 7.300 euro.

Nel servizio l'intervista a  Vladimiro Selva, Libera





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