Legge IVG, Associazione Uno di Noi: “Si doveva fare di più”

Legge IVG, Associazione Uno di Noi: “Si doveva fare di più”.

“Si poteva e si doveva fare di più”. Si esprime così l'Associazione Uno di Noi, che rispetto al quesito ricorda il proprio obiettivo: “tutela della vita dal concepimento, salvaguardia della salute della donna e tutela della famiglia”. Nel proporre di dar vita ad un “intergruppo per la vita” elenca criticità e storture della legge, a partire dall'assenza nei consultori delle associazioni pro-life, a fronte di personale “solo abortista”. Perplessità, poi, per la possibilità di aborto otre le 12 settimane in caso di stupro o incesto; così come viene definito “strano” introdurre elementi quali “il genere e le preferenze sessuali, per colorare di arcobaleno – scrivono – una legge che nulla ha a che vedere con questi argomenti”. Per la seconda lettura, l'auspicio di una legge che tuteli la dignità umana “dell'embrione e di ogni sua parte anche dopo la morte procurata dall'aborto” e vigilanza, perché l'IVG “non diventi strumento di controllo delle nascite”.

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