Mercoledì l'Ufficio di Presidenza fisserà la prossima convocazione del Consiglio Grande e Generale. In quella sede verrà discussa la procedura d'urgenza che il governo ha già detto di voler chiedere per la legge sullo sviluppo. Hanno già anticipato il loro no Sinistra Unita, Civico 10 e Rete. La bozza prevede alcune norme a sostegno del comparto turistico, tra cui l'ipotesi di introdurre entro l'anno un'imposta di soggiorno per chi pernotta in Repubblica e un'imposta di ingresso sui bus turistici non sammarinesi, i cui gettiti serviranno a finanziare eventi culturali o interventi di riqualificazione. In programma anche la costituzione di un gruppo tecnico per lo studio dell'autonomia nella gestione dei rifiuti. Per quanto riguarda invece le misure di incentivazione fiscale, secondo il progetto di legge le imprese con almeno cinque dipendenti a tempo indeterminato che reinvestono gli utili in azienda avranno diritto a una riduzione del reddito imponibile compresa tra il 30 e il 50% a seconda del tipo di investimento, che non potrà essere inferiore ai 100 mila euro. Alle imprese con almeno 10 dipendenti, 20 per quelle industriali, che incrementano il numero di lavoratori è riconosciuto un abbattimento della base imponibile del 10%, per aumenti tra 5 e 10 unità, del 20% se si supera questo numero. Previsti inoltre benefici per sammarinesi o residenti che non hanno mai avviato un'attività economica e da disoccupati optano per farlo. Per gli investimenti esteri previsto l'accesso a un regime semplificato per l'ottenimento della residenza da parte dell'imprenditore, di un determinato numero di figure dirigenziali e di ricercatori, per i familiari già conviventi. Infine, per il commercio al dettaglio sarà previsto un regime di deroga alla legge sulle licenze riguardo alla titolarità sammarinese e il piano di valorizzazione. L'accesso ai benefici è concesso dal Congresso di Stato, scelta che ha registrato le forti critiche delle opposizioni. La maggioranza si è detta disponibile a trovare un'altra strada, purchè celere.
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