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Libera contro il Governo: "Autoreferenziale, discrezionale, arrogante. Sarà giudicato nei prossimi due mesi"

Sulla giustizia il partito concorda con Merlini, chiede lumi sulle assunzioni nella Pa e accusa Canti di ingerenze e "pochi fatti". E ricorda la "dead line" indicata dai capigruppo di maggioranza per le riforme

di Monica Fabbri
7 giu 2022

Sanità, territorio, giustizia e affari interni: Libera non fa sconti. Durante la presentazione della serata pubblica sul tema dell'inclusione dal titolo “l'Aia delle idee”, il partito condivide le preoccupazioni sulla mancanza di prospettive in settori chiave del paese. Parte dalle dimissioni di 5 medici ortopedici: “Il reparto – lamenta Michele Muratori – era il fiore all'occhiello dell'ospedale, ora il servizio è potenzialmente a rischio”. Poi, sulla giustizia, il partito si allinea al Segretario Generale della Csdl Enzo Merlini e fa proprie le sue parole: “Se al terzo grado di istanza verranno restituite le confische, il Governo deve andare a casa 5 minuti dopo”.

Matteo Ciacci accusa l'Esecutivo di governare con specchietto retrovisore, discrezionalità e arroganza. “Chi sintetizza al meglio questo metodo – tuona – è il Segretario al Territorio”. “In politica contano i fatti, non le dichiarazioni roboanti” – continua, e accusa Stefano Canti di aver ottenuto pochi risultati concreti, anzi, di aver peggiorato la situazione, citando rifiuti, decoro urbano, verde pubblico. Lo accusa di ingerenze nell'Azienda Autonoma Lavori Pubblici: “La sua visione – si domanda – è smantellarla gradualmente?” Nel mirino anche l'aumento “esorbitante” di assunzioni nella pa. Con un'interpellanza chiede numeri, costi, ragioni. Torna quindi la questione del metodo, con Dalibor Riccardi che parla di Governo e maggioranza alla continua ricerca di un nemico da abbattere, unico obiettivo in grado di unirli.

“Il Governo sarà giudicato su quello che saprà fare nei prossimi due mesi, indicati dai capigruppo di maggioranza come tempo limite per le riforme”, dichiara Luca Boschi. “E con numeri così forti – aggiunge - dovrà dimostrare di essere in grado di portare a casa scelte di prospettiva. Non ci accontenteremo di riformine”.





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