Libera dà un assaggio del programma elettorale: "Non ricette mirabolanti ma pragmatismo e coerenza"

Sulla sanità, "Se andremo al governo, Bevere dovrà fare un passo indietro". Il confronto con le altre forze politiche è aperto: "Vedremo chi convergerà sui nostri contenuti". Intanto con Psd e Ps punta al mandato esplorativo

“Non ricette nuove ma coerenza e onestà”: potrebbe essere questo lo slogan di Libera per la campagna elettorale. “Le soluzioni per affrontare le emergenze le abbiamo ma in questi anni sono state spesso bocciate. Le riproporremo”- dice Matteo Ciacci. “Il nostro non sarà un libro dei sogni”, gli fa eco Dalibor Riccardi, “la nostra proposta riformista è di speranza per un paese che vuole e può cambiare”. Pochi punti, quindi, ma realizzabili, contro l'immobilismo di un Esecutivo che – attacca Eva Guidi – “ha governato a suon di Decreti”. Il partito si muove su direttrici “più volte ribadite”: dall'emergenza denatalità alla lotta a caro vita, caro affitti e mutui; dallo sviluppo economico all'Europa; dall'inclusione sociale alla riduzione del debito estero.

Altro cavallo di battaglia, la sanità, con il potenziamento della medicina territoriale. “Per la prima volta nella storia i cittadini si interrogano, guardando alle liste d'attesa, se andare nel privato. Vogliamo salvaguardare l'Iss e la nostra struttura pubblica. Se Libera andrà al Governo – afferma Ciacci – il DG Bevere dovrà fare un passo indietro”.

In merito al gioco delle alleanze, Libera lancia forte il suo messaggio: con Ps e Psd vuole ricevere il mandato esplorativo. “Non credo – commenta il Segretario - che la nostra aggregazione abbia fatto piacere agli avversari”. Nel frattempo il partito apre al confronto con le altre forze politiche, per sondare eventuali condivisioni. “Allargheremo la nostra coalizione? Vedremo chi convergerà sui nostri contenuti. Chiaro è – dice Ciacci - che ai nostri valori, coerenza e visione non rinunciamo nel nome dei numeri”. “Tutti incontrano tutti”- chiarisce - “ma in politica contano i fatti e continueremo a criticare aspramente metodo e gestione portati avanti in questi 4 anni e mezzo. C'è la necessità oggi più che mai di un grande cambiamento, una netta discontinuità rispetto al passato che Libera vuole interpretare mettendo al centro integrità morale, onestà e cose da fare”.

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