Libera e Rf sfiduciano Ugolini: “Inadeguato”. Il Segretario: “Risponderò all'Aula; intanto, avanti sulle riforme”

I Consiglieri di Libera e Repubblica Futura depositano la mozione di sfiducia al Segretario alla Giustizia Massimo Andrea Ugolini, che replica: “Fino a quando il Consiglio non cesserà di porre fiducia nel mio operato, continuerò a lavorare in modo serio"

Lo avevano annunciato durante l'ultima seduta del Consiglio Grande e Generale. La mozione di sfiducia nei confronti del Segretario alla Giustizia Massimo Andrea Ugolini è stata depositata questa mattina a Palazzo dai consiglieri di Libera e Repubblica Futura che tornano a puntualizzare le ragioni di un atto forte: “Crediamo sia stata distrutta la credibilità del Tribunale mettendo a repentaglio l’autorevolezza del Paese anche innanzi agli organismi internazionali” – scrivono in una nota congiunta. Al Segretario Ugolini attribuiscono la colpa di avere “innalzato il livello dello scontro” e portato a “tensioni fra organi, nonché delegittimazione mai vista in precedenza” - e proseguono: “minata la separazione dei poteri e dello stato di diritto, che richiederebbe l’astensione da interferenze dell’Esecutivo o del Legislativo nei procedimenti pendenti”. Ancora, parlano di “bugie istituzionali, missive nascoste all'Aula, inadeguatezza e mancanza di confronto, leggi retroattive – dicono - usate per sollevare giudici scomodi con il rischio di veder bloccati procedimenti quali Conto Mazzini, Caso Titoli e Tavolucci”.

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Replica a stretto giro il Segretario Ugolini: “Affermare che i problemi sulla giustizia siano emersi in questi mesi è chiaramente falso e strumentale – dice - tutti sanno invece come il conflitto sul tema giustizia abbia avuto il suo inizio nella passata legislatura”. Rimanda il confronto all'Aula (già convocato d'urgenza per domani l'Ufficio di Presidenza che fisserà la data della seduta) e rilancia la sua azione di Governo, guardando alle riforme attese. “Risponderò al Consiglio Grande e Generale – dichiara Ugolini - come del resto ho sempre fatto in questi mesi. Fino a quando il Consiglio stesso non cesserà di porre fiducia nel mio operato, continuerò a lavorare in modo serio e costante sulle riforme che la Segreteria ha l'obiettivo di attuare”.

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