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Libera: gap di condivisione e “continue forzature” da parte di Governo e Maggioranza

Dal caso Buriani agli ultimi sviluppi della vicenda BNS. Approfonditi, in una conferenza stampa di Libera, alcuni temi politici di forte attualità. Domani il Direttivo

30 giu 2021

La mancanza di condivisione – ribadisce Libera – è il leitmotiv dell'azione di Governo e Maggioranza. “Continue forzature” che portano a “disastri”; e un caso paradigmatico – tuona Luca Boschi – è stato il sindacato al Commissario della Legge Buriani, avviato lo scorso anno: una cosa gravissima – rimarca -, “non nel merito”, quanto nel “metodo” e nel “risultato di quell'azione”. Boschi ricorda gli inviti alla cautela, all'epoca, delle forze di Opposizione – e in particolare di Libera -, visto che erano in corso i lavori della Commissione d'Inchiesta su banca CIS. Ma “c'è stato un diktat evidente di qualche forza della maggioranza o esterna” ad essa – afferma – che ha portato ad un'accelerazione, con “il risultato tragico” del “fallimento” di quell'azione. “C'è una responsabilità diretta della politica, perché l'azione di sindacato è nata in Commissione Giustizia”, conclude Boschi, che parla di “danno gravissimo al Paese”. E poi Dalibor Riccardi, che parla di “intromissioni” nelle Aziende Autonome e cita il caso di quella per i lavori pubblici. Da testate giornalistiche e nostre fonti – afferma – abbiamo appreso di un esposto alla Commissione di controllo della finanza pubblica da parte di un sindaco revisore. Faremo di tutto, in tutte le sedi – continua –, per capire ciò che sta accadendo.


Anche Eva Guidi punta il dito contro l'Esecutivo; e ricorda l'ultimo decreto su BNS, ed il ricorso allo strumento dei titoli irredimibili. “Per l'ennesima volta” nessun confronto; interrotto – afferma amareggiata - il percorso di “grande condivisione” iniziato nella precedente legislatura sul dossier CIS, che riguarda tutti i cittadini – sottolinea – e molti correntisti di quella banca. Non abbiamo più notizie dallo scorso anno – continua -; e chiede a che punto siano le azioni di recupero e quelle di responsabilità, “che erano state avviate – afferma – nei confronti degli amministratori dell'ex banca CIS”. Legate a queste – aggiunge – vi sono altre domande; “a che punto è il progetto della cartolarizzazione, il grande progetto NPL, che doveva rappresentare una parte strutturale importante del rilancio del sistema bancario?”. “Riteniamo che su questo progetto vi sia assoluta necessità di una condivisione”. Perché “lo Stato – osserva Guidi - potrebbe essere chiamato ad emettere garanzie”; ma “non si può assolutamente addossare ulteriori rischi”. “Occorre trovare altre soluzioni”, conclude la rappresentante di Libera.

Nel servizio le interviste a Dalibor Riccardi (Presidente Libera) ed Eva Guidi (Capogruppo Libera)


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