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Libera: sanità nel caos col rischio di deriva privatistica

Zanotti: "Il Governo si esprima su proposta Sums per servizio di geriatria domiciliare a pagamento". Ciacci su Sputnik: "Con l'Italia stiamo pagando gli errori nella prima parte della pandemia". Soddisfazione per Sadegholvaad eletto sindaco a Rimini

5 ott 2021
Nel servizio l'intervista a Guerrino Zanotti, Libera
Nel servizio l'intervista a Guerrino Zanotti, Libera

Il Segretario di Libera Matteo Ciacci parla di una sanità nel caos e in grave sofferenza elencando una lunga serie dei criticità. Il mancato potenziamento della terapia intensiva, l'accorpamento dei reparti di ortopedia e chirurgia, la degenza di pediatria in ginecologia, l'allungamento delle liste di attesa, gli annosi problemi della medicina di base con dirigenti che vengono comunque premiati. Ma anche le scelte nella gestione della pandemia che hanno generato frizioni con l'Italia e quindi le attuali difficoltà, oltre confine, per i sammarinesi vaccinati Sputnik. Fortissima la preoccupazione, inoltre, per il timore di una deriva privatistica della sanità pubblica a partire dal maxi-progetto del nuovo Ospedale che verrà costruito con un partenariato pubblico-privato.




Altro campanello d'allarme in questo senso, secondo Guerrino Zanotti, una proposta della Sums per offrire un servizio di geriatria domiciliare, a pagamento: “Noi pensiamo – dichiara – che questo progetto miri a privatizzare una parte delle prestazioni sanitarie. Chiediamo quindi al Governo di esprimersi chiaramente rispetto a questa proposta e a quello che è il loro modello di sanità”. Per l'ex deputato alla Sanità Massimo Rossini è un grave errore mettere in discussione il sistema assistenziale del paese fondato nel 1955 e in merito all'Ospedale anziché costruirne uno nuovo per far guadagnare qualcuno sarebbe meglio riparare metà dell'attuale struttura inutilizzata e adeguare stanze e architettura interna.

Libera punta il dito anche contro la mancata nomina del Direttore Generale Iss, o di un facente funzione, pur essendo noto da mesi che Alessandra Bruschi avrebbe lasciato a fine settembre: “Riteniamo – afferma Guerrino Zanotti – che ci sarebbe stato tutto il tempo per preparare questo periodo di transizione in assenza di un nuovo direttore generale. In una fase così difficile per la sanità e l'Iss si doveva intervenire in tempo e porre rimedio”.

Nel servizio l'intervista a Guerrino Zanotti, Libera





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