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Liquidità, Eva Guidi rassicura: "Ci sono disponibilità per fare fronte a tutti i pagamenti dello Stato"

di Monica Fabbri
6 mag 2019
Nel tondino, Eva Guidi (Segretario di Stato Finanze e Bilancio)Liquidità, nel video l'intervista al Segretario Eva Guidi
Liquidità, nel video l'intervista al Segretario Eva Guidi

Le casse dello Stato languono, i numeri sulla liquidità in risposta all'interpellanza del Partito Socialista parlano chiaro. Dai 50 milioni di gennaio si passa ai circa 33 di maggio fino ad arrivare, mese dopo mese e al netto di entrate ed uscite, ad una chiusura dell'anno con 8 milioni e 651.000 euro. Il Segretario alle Finanze, però, rassicura: “Non c'è da preoccuparsi”. Eva Guidi ricorda che si tratta di un dato di proiezione che tiene conto di tutte le spese dello Stato. “Ci sono disponibilità – afferma - per fare fronte a tutti i pagamenti dello Stato”. Il saldo non tiene però conto dei 55 milioni da restituire, entro giugno, a Banca Centrale e - una volta approvato il bilancio ed evidenziate le perdite – delle somme necessarie alla ricapitalizzazione di Cassa di Risparmio. Anche in questo caso la Guidi si dice fiduciosa: “ Stiamo facendo valutazioni per far fronte ai nostri impegni nei confronti di Bcsm e anche sulla ricapitalizzazione per la copertura delle perdite di Carisp cercando di non incidere in nessun modo sulla liquidità”.

Il Segretario si aspetta che il dato di proiezione migliori, “da una parte con i provvedimenti sullo sviluppo che porteranno nuove entrate e soprattutto con i risparmi di spesa”. Nella risposta all'interpellanza, che si basa su verifiche compiute da Banca Centrale, troviamo anche un allegato con i flussi di Cassa dal 2014. Nei cassetti dello Stato c'erano, a gennaio di quell'anno, circa 65 milioni. Cifra simile anche a luglio del 2016, via via a calare, fino a raggiungere a novembre 41 milioni e a dicembre 25.

I dati forniti per il 2019 riaccendono i riflettori sulla ricerca di un prestito estero, tema fino a poco tempo fa al centro del dibattito politico ma di cui, negli ultimi tempi, si è parlato meno. Il Governo continua a lavorare in cerca della soluzione migliore. Ma c'è una dead line oltre la quale non andare? “Da questo punto di vista è necessario prendersi tutto il tempo che serve” – spiega la Guidi - “visto che i dati di proiezione di liquidità ci danno la possibilità di pensare che tutte le spese siano coperte abbondantemente quantomeno fino alla fine dell'anno e anche dopo”.


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