Lonfernini e Mussoni. "Rompere il silenzio"

La cronaca giudiziaria diventa sempre più attualità politica. Al Segretario di Stato Teodoro Lonfernini non è andato giù quanto trapelato dalle esigenze cautelari che hanno portato all'arresto di Fiorenzo Stolfi, richiamate anche nella sentenza che ha rigettato la richiesta di scarcerazione. Emergono, afferma la magistratura, amicizie con soggetti investiti di cariche istituzionali pronti a intervenire in aiuto degli indagati. Lonfernini, che delle Istituzioni fa parte, ha preso le distanze sabato scorso, consegnando alla Reggenza, una lettera in cui sollecita un chiarimento all'interno del governo. E questa mattina, insieme ad un altro Segretario di Stato, Francesco Mussoni, è tornato ad incontrare i Capitani Reggenti in vista della riunione, in programma domani, del Congresso di Stato. L'Esecutivo questa volta sarà al completo, dopo il ritorno dagli Stati Uniti di Claudio Felici e Marco Arzilli, rientrati in Repubblica poche ore fa. E per mercoledì è già stato convocato l'Ufficio di Presidenza chiamato a definire data e ordine del giorno della prossima sessione consiliare. Tanti, quindi, gli organismi istituzionali che potrebbero prendersi in carico le questioni sollevate dai due Segretari di Stato democristiani. Ma c'è anche un piano più politico. La sollecitazione di Lonfernini e Mussoni infatti non riguarda solo i colleghi di governo ma l'intera maggioranza e, in particolare, il loro partito: la Democrazia Cristiana.

Sonia Tura

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