Manzaroli: le reazioni politche all'uscita dal Psrs

Manzaroli: le reazioni politche all'uscita dal Psrs.
“Manzaroli ha detto di aver sempre votato alla luce del sole? Magari perché si metteva vicino alla finestra, non certo perché lo diceva apertamente”. Le parole del presidente del Psrs Paride Andreoli la dicono lunga sui rapporti tra l’ormai ex consigliere dei Socialisti Riformisti e il partito. Non c’è stata alcuna comunicazione, né ufficiale né ufficiosa, dicono il capogruppo Paolo Crescentini e il segretario Simone Celli, siamo sgomenti e perplessi, avremmo preferito sapere qualcosa direttamente da lui, piuttosto che dalla stampa. “Evidentemente – concludono – sui banchi della maggioranza si sta più comodi, le lusinghe del Patto hanno fatto breccia su chi vive di rampantismo politico. Il nostro è sempre stato un partito propositivo – aggiungono – i nostri 23 provvedimenti lo dimostrano: il suo contributo invece, non ci è sembrato così sollecito”.
Anche l’uscita pubblica di alcuni consiglieri fa drizzare le orecchie ad Andreoli: “Cosa vuole dire? – si chiede – Dovevano dare sostegno a Manzaroli o, di fatto, evidenziano l’insufficienza dell’azione politica di governo?”. Nel video l’intervista al capogruppo Paolo Crescentini

Francesca Biliotti


IL PDCS SULLA SCELTA DI MANZAROLI (Comunicato stampa)

Il Segretario Politico Marco Gatti, il Presidente Teodoro Lonfernini, il Capogruppo Luigi Mazza, del Partito Democratico Cristiano Sammarinese, ed il Coordinatore del Movimento Arengo e Libertà Nadia Ottaviani, in merito alla presa di posizione del Consigliere Alfredo Manzaroli esprimono considerazioni positive sui contenuti che hanno portato ad una scelta sicuramente difficile per lo stesso.
La prospettiva del Paese, in ragione dei grandi cambiamenti intervenuti e che interverranno a livello mondiale, ha necessità di una politica adeguata al tempo che stiamo vivendo.
Occorre continuare e potenziare l’azione intrapresa nel creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile anche rendendo consapevole e stimolando la cittadinanza a condividere una crescita fondata sull’economia reale e guidata da una classe politica che in maniera concreta sappia affrontare le sfide nell’interesse della collettività.
Le parole d’ordine in un momento come questo devono essere “rigore e crescita” con il contributo responsabile di tutti.
La vita politica all'interno del Paese, deve essere garantita da uomini e donne, democraticamente eletti, che testimoniano con le loro azioni il ruolo svolto al servizio dei cittadini.
In ragione delle suddette considerazioni, la condivisione delle scelte coraggiose che dovremo fare, l’omogeneità delle forze politiche che le devono concretizzare e l’interesse del Paese, prima di ogni interesse partitico o particolare, sono le direttrici su cui la classe politica deve muoversi e su cui la lista Pdcs-AeL si ritrova.
Nei contenuti della conferenza stampa di ieri abbiamo ritrovato tutto questo.

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