Marco Gatti (Pdcs): "Non mi dimetto", Alessandro Rossi (SU) invece le conferma

“Tutte fantasie quelle scritte sui social network. Non ho alcuna intenzione di dimettermi dalla segreteria del Partito”. Marco Gatti smentisce categoricamente quanto circolato negli ultimi giorni, soprattutto online. Quanto al Movimento Rete, che lo aveva invitato a fare un passo indietro in riferimento all'operazione “Fil Rouge”, Gatti non replica, limitandosi a ripete di essere “sereno proprio come un anno fa”. Invece si dimette sul serio Alessandro Rossi, consigliere di Sinistra Unita. Il prossimo sarà il suo ultimo Consiglio Grande e Generale, poi non sarà più consigliere. Ha creato un po' di scompiglio un suo scritto sulla bacheca di Facebook, in cui diceva solo “si dimette”, salvo poi puntualizzare che si riferiva, guarda caso, proprio a Marco Gatti. Ma la sostanza non cambia: “Le mie dimissioni erano già in programma per l'assemblea della prossima settimana – ha detto – ma le ho già comunicate al gruppo consiliare. Partono da lontano, da prima delle elezioni – spiega – Constatavo il fatto che il desiderio di costruire un comune progetto di cambiamento c'è, ed è forte, ma c'è anche diffidenza verso chi siede in Consiglio e vuol far parte di questo progetto da posizioni di potere. Visto che non si riesce a coagularlo, penso di poterlo fare meglio uscendo dal Consiglio. E dopotutto – conclude – a giugno sono 15 anni che sono consigliere. Ho preso parte alle elezioni per salvare il partito, se ci fosse stato questo fronte comune non mi sarei nemmeno candidato”. Dunque un addio al Consiglio ma certo non alla politica, anzi Rossi è convinto di poter fare di più e meglio fuori da Palazzo. Il suo scranno verrà preso da Luca Lazzari.

Francesca Biliotti

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