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Marcucci ha consegnato alla Reggenza le proprie dimissioni dal governo

7 mar 2011
Gian Marco Marcucci se ne va dal governo. Il segretario alle Finanze esprime rammarico personale e politico. “Gli Europopolari e Marcucci erano parte del Patto in un’esperienza - ricorda Valentini - cominciata assieme. Di fatto però, per il governo, le dimissioni sono un elemento di chiarezza”. “L’ultimo Consiglio - è l’analisi - ha dimostrato la volontà del Patto di portare avanti questa maggioranza. L’emergenza in cui si trova il Paese chiede soluzioni rapide”. “Va definito il rapporto con l’Italia e - aggiunge Valentini - servono azioni forti per lo sviluppo economico”. C’è la necessità di una maggiore coesione dal punto di vista politico ma bisogna anche allargare la capacità costruttiva perché il Paese chiede risultati e li vuole in un clima di maggior pace sociale. Sul sostituto di Marcucci Valentini non si sbilancia. “Adesso - dice - ci sarà una valutazione interna alla maggioranza”. Di fatto però si punta a presentare una candidatura già nel Consiglio della prossima settimana. Il nodo è tutto democristiano. Tre, stando alle indiscrezioni, i candidati papabili: Francesco Mussoni, Gianfranco Terenzi e Oscar Mina. E il prossimo, che sarà anche il Consiglio della Reggenza, si annuncia caldo per diversi temi. L’Esecutivo porterà alla ratifica diversi decreti collegati alla legge di bilancio. Tra questi: l’imposta complementare del 3% sui servizi, in vigore dal primo aprile, fatta eccezione per i servizi bancari, finanziari e le telecomunicazioni. Il decreto sulle indennità e quello sui pensionamenti, oggetto di verifica del Collegio garanti. Possibile anche la presentazione del progetto di legge sul primo e secondo pilastro pensionistico “e - anticipa Valentini - l’avvio del confronto sulla riforma tributaria”. Il segretario alle Finanze annuncia sorprese fra quello che normalmente si crede e quanto invece è stato versato da tutte le categorie.
>> 21/02/2011 - Marcucci comunica le dimissioni al Partito

Sonia Tura

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