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Mario Monti: "Per uscire dalla crisi non esistono scorciatoie"

25 apr 2012
Mario Monti: "Per uscire dalla crisi non esistono scorciatoie"
Mario Monti: "Per uscire dalla crisi non esistono scorciatoie"
Per uscire dalla crisi "non esistono facili vie o scorciatoie". Parola di Mario Monti, secondo cui "il rigore porterà gradualmente a una crescita sostenibile e al lavoro". La richiesta di un cambio di passo agli italiani, però, scatena la reazione di Silvana Camusso. Per la leader della Cgil, sul piede di guerra sulle riforma del lavoro, Monti “non sta facendo un buon lavoro” perché “porta solo rigore”.
Il professore trascorre il suo primo 25 aprile da premier in Via Tasso a Roma. Da questo luogo simbolo della lotta al nazifascismo, Monti lancia all’Italia un nuovo appello: "Riusciremo a superare le difficoltà economiche e sociali se tutti, forze politiche, economiche, sociali e produttive, lavoreremo nell'interesse del paese e del bene comune". Riproducendo, insomma, quell’unità e un “cambiamento dei modi di vivere e di pensare” analoghi a quelli che hanno portato alla liberazione del Paese da fascismo e nazismo. Le parole del presidente del Consiglio, che a breve si recherà a Mosca per un bilaterale con Putin e per tutta la giornata ha intrattenuto contatti con Berlino in vista della riunione sulla crescita, domani a Bruxelles, raccolgono consenso unanime, ma non piacciono alla Cgil. Alla vigilia del voto del Parlamento del Def, dal comizio per il 25 aprile a Milano il segretario Camusso lancia una pesante bordata contro l’inquilino di palazzo Chigi: "Monti non sta facendo un buon lavoro, perché ha annunciato un programma di rigore, equità e crescita e vediamo solo il rigore", dice. "Non vediamo equità nei provvedimenti; e soprattutto non vediamo crescita e lavoro".

Da Roma Francesco Bongarrà

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