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Migranti: Europa divisa, si teme un veto italiano

13 giu 2018
Migranti: Europa divisa, si teme un veto italiano
Non c'è solo lo scontro Parigi-Roma. Sul caso della nave Aquarius ci sono state reazioni europee opposte, come quelle della Spagna e dei Paesi dell'Est, che hanno fatto capire quanto si annunci contrastata la trattativa sui migranti nel summit dei capi di Stato e di governo dell'Ue, in programma il 28 e 29 giugno prossimi a Bruxelles. L'Italia, come riportato dal Corriere della Sera, minaccia di alzare ancora di più la tensione trasformando la sua “riserva” in blocco del pagamento della seconda tranche, tre miliardi destinati dall'Ue alla Turchia, per trattenere i rifugiati siriani e iracheni diretti sopratutto in Germania.

Critiche dure all'Italia dopo la decisione di chiudere i porti. L'offerta di accogliere i 629 migranti respinti dal ministro dell'Interno Salvini da parte della Spagna, ha suscitato diverse lamentele, mentre una certa comprensione è stata manifestata dall'austriaco Sebastian Kurz. “Non tutti possono trovare una vita migliore in Europa. Dobbiamo proteggere le frontiere esterne e offrire e ampliare l'aiuto sul posto” così il cancelliere austriaco nel corso di una conferenza con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Il premier Ungherese Viktor Orbàn ha garantito a Salvini l'appoggio anche degli altri Paesi di Visegrad. Orbàn con accanto il premier slovacco Peter Pellegrini, ha parlato sopratutto di “mancanza di volontà”. La Germania si è spaccata sul tema. La Merkel punta a un compromesso nel summit mentre i suoi alleati bavaresi preferiscono i respingimenti di Salvini. Hanno reso noto l'appoggio e la piena sintonia espressa telefonicamente dal ministro dell'interno tedesco Horst Seehofer che ha invitato il collega leghista a Berlino per concordare “la presentazione di una proposta comune sulla protezione delle frontiere esterne”.

In Germania tutti vogliono evitare un veto dell'Italia sui miliardi alla Turchia. Il commissario Ue greco per immigrazione, Dimitris Avramopoulos, ha ammesso di non essere riuscito a parlare con Salvini dopo tre giorni di tentativi, e ha esortato a non considerare i fondi Ue ad Ankara, alternativi a quanto si dovrebbe spendere come priorità anche per frenare l'immigrazione verso l'Italia.
La sua commissione ha proposto ai governi di triplicare i fondi a 35 miliardi nel bilancio 2021-2027.

T.C.

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