“Per un mondo senza pena di morte”: a Roma il convegno

“Per un mondo senza pena di morte”: a Roma il convegno.
L’Ambasciatore di San Marino in Italia, Daniela Rotondaro, partecipa oggi a Roma, in rappresentanza del Governo sammarinese all’VIII Congresso Internazionale dei Ministri della Giustizia, che si inscrive nell’ambito degli eventi organizzati per “Città per la vita” 2013, dal titolo “Per un mondo senza pena di morte” ed è organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio.
Per l’occasione, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Pasquale Valentini, ha voluto indirizzare un messaggio al Presidente, Marco Impagliazzo, nel solco dell’amicizia e della vivace collaborazione che da tempo San Marino intrattiene con la Comunità di Sant’Egidio.
“Desidero ribadire la vicinanza e l’attenzione della Repubblica al pregevole impegno che la Comunità sta conducendo per la pace, per la solidarietà e per l’aiuto umanitario ai più poveri e a tutti coloro che sono vittime di calamità e conflitti.” Così scrive Valentini che prosegue: “ Il Congresso Internazionale parte dall’assunto che senza giustizia non c’è vita e saprà validamente – ne sono certo - sensibilizzare gli ospiti e l’opinione pubblica sulla necessità che, sempre più, si pervenga ad una moratoria della pena capitale nel mondo, affinché i sistemi giudiziari che ancora contemplano tale “male estremo” possano progressivamente prevederne l’eliminazione. La Repubblica di San Marino va fiera del ruolo di più antico Stato abolizionista ed oggi continua a far sentire la sua voce in tutte le sedi internazionali, confermando tale volontà fino a quando la pena capitale non scomparirà definitivamente e non si stabilirà un nuovo ordine mondiale, che sia garante del pieno rispetto dei diritti umani tra i popoli, primo fra tutti il diritto a non essere privati del bene più prezioso che è la vita. Sono dunque particolarmente grato e riconoscente per l’impegno che la Comunità di Sant’Egidio profonde costantemente su questo intollerabile affronto alla dignità umana, consapevole della necessità di una sempre maggiore sensibilizzazione e di volontà collettive portate avanti con perseveranza, senza indugi, nell’obiettivo che le prossime generazioni possano finalmente vivere in un mondo in cui la pena capitale possa rappresentare solo una triste pagina del passato.”

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