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Motus Liberi: "Nessun favoritismo ma semplificazione e buonsenso"

Decreto patrimoniale per le società: il movimento smentisce l'interpretazione secondo la quale le banche non pagheranno. Per Rete, quella di Libera e Rf, è una polemica stucchevole innescata da chi si era dimenticato di far pagare anche le immobiliari

22 gen 2020

L'esclusione dal pagamento della patrimoniale, precisa il movimento, riguarda soltanto i titolari dei diritti reali di immobili gravati da pegno ed ipoteca e gli immobili divenuti di proprietà delle società a seguito di aste o derivanti da contratti di leasing non andati a buon fine. Nessun favoritismo, precisa, Domani Motus Liberi, ma semplificazione e buonsenso perché in mancanza degli emendamenti proposti dal Governo, le banche - compresa Banca Centrale, ma anche lo Stato - si sarebbero trovate paradossalmente a dover pagare un’imposta per un bene che non è nella loro materiale disponibilità e gli unici a rimetterci davvero sarebbero stati proprio i cittadini che avrebbero visto lievitare i prezzi di acquisto degli immobili. In uno studio pubblicato lo scorso mese di aprile dall'Associazione Bancaria Sammarinese si stimava in circa 500 milioni il valore immobiliare sottostante agli Npl in pancia alle banche sammarinesi. Le modifiche al decreto originario apportate dal Governo sono state criticate da tutta l'opposizione sostenendo che l'esenzione determinerà in realtà un aumento dei prezzi di mercato degli immobili perché consentirà alle banche di non abbassare i valori di vendita. Inoltre Repubblica Futura ritiene “molto curioso che sia proprio Rete ad accettare questo tipo di emendamenti, dopo tutte le battaglie fatte contro il credito di imposta concesso alle banche” la cui mole non verrà ridotta, con il decreto modificato. “Polemica stucchevole innescata proprio da chi si era dimenticato di far pagare la patrimoniale alle immobiliari” risponde Rete che conferma le motivazioni addotte da Domani Motus Liberi.


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