CONSIGLIO GRANDE E GENERALE

Mozione di sfiducia a Beccari: il voto atteso in seduta notturna ma l'esito è scontato

Tutta la maggioranza compatta a sostegno del Segretario di Stato agli Esteri. Secondo l'opposizione avrebbe invece dovuto impedire l'escalation nelle relazioni con l'Italia, alimentata da azioni e dichiarazioni dei suoi colleghi di Governo.

Mozione di sfiducia a Beccari: il voto atteso in seduta notturna ma l'esito è scontato.

Proseguirà dalle 21 il dibattito, cominciato stamani, sulla mozione di sfiducia al Segretario di Stato Luca Beccari, presentata dalle opposizioni. Fin da ora è tuttavia possibile prevedere che verrà respinta, visto che tutti i consiglieri di maggioranza intervenuti hanno espresso fiducia a Beccari e i numeri dei consiglieri di opposizione sono largamente insufficienti per poter sperare in un esito diverso.
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Ma perché l'opposizione ha presentato la sfiducia a Beccari? Non per fatto personale, ma per il ruolo di Segretario agli Esteri che ricopre e per le criticità emerse nelle relazioni con l'Italia, con l'escalation nella difformità delle misure di contenimento della pandemia. Differenze che hanno indotto l'Italia ad inserire San Marino nell'elenco C, prima di riportarlo in A, alla luce delle restrizioni previste dal decreto 221 che allinea San Marino alle misure italiane. Per l'opposizione il Segretario agli Esteri Beccari è inoltre da sfiduciare perché, sostanzialmente, è rimasto inerte di fronte ad azioni, compiute da suoi colleghi di Governo, che hanno leso i rapporti con l'Italia, con conseguenti danni a cittadini, famiglie e attività economiche, sammarinesi. Gli esempi citati nella mozione sono la visita a San Marino, su invito del Segretario Pedini Amati dell'onorevole Sgarbi – indicato come esponente di spicco dell'area negazionista italiana -; le polemiche dello stesso Pedini Amati con amministratori locali del circondario; alcune esternazioni del Segretario Ciavatta che hanno avuto ampio risalto sui media italiani.

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ll Segretario Beccari intervenendo stamani in aula ha definito la mozione “la più temeraria e contraddittoria della storia. Per l'opposizione – ha proseguito - sarebbe stato più facile se fossimo rimasti in lista C ma invece abbiamo risolto il problema in 48 ore e siamo stati riammessi in lista A ”. Tutti i membri di Governo hanno ribadito, in apertura di dibattito, fiducia a Beccari. “Si spendono 20mila euro per una seduta consigliare straordinaria a fine anno, che non porterà a nulla” ha dichiarato il Segretario Ciavatta che tra l'altro ha accusato l'opposizione di aver manipolato sue dichiarazioni, riportate nella mozione. Nessuna crepa in maggioranza e aperto sostegno a Beccari anche se Gloria Arcangeloni, di Rete, non ha nascosto perplessità per gli atteggiamenti di Pedini Amati quando ha ricevuto Sgarbi e si è scusata per la tempistica nell'emissione del decreto 221; Zonzini di Rete e Scarano del Pdcs, hanno invece parlato di errori di comunicazione invitando ad una maggiore cautela nelle dichiarazioni su temi sensibili con l'Italia.

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