La Mularoni "già al Begni"

La Mularoni "già al Begni".
Alleanza Popolare candida ufficialmente, per la prima volta, l’ex giudice della Corte di Starsburgo alla guida di Palazzo Begni.
“Questo – spiega il coordinatore – evidentemente in funzione del risultato elettorale”. Venturini chiarisce che la candidatura è avanzata da AP ma che nelle altre forze della coalizione l’ipotesi è ben accetta.
Nel giorno in cui presenta la sua lista di candidati, Alleanza Popolare si spinge anche a fare considerazioni politiche sul programma della coalizione, primo fra tutti l’aspetto che riguarda il Piano regolatore Generale: nessuna espansione dell’edilizia residenziale, “sarebbe una follia – commenta Tito Masi – dal momento che ci sono 8 mila appartamenti sfitti e un potenziale di costruzione per altri 5 mila”.
I rapporti con il PSD restano tesi e le recenti esternazioni del Segretario Andreoli e del Segretario di Stato Stolfi, non sono piaciute ad AP che replica piccata punto per punto, ribadendo la propria coerenza politica “siamo un movimento che si colloca al centro dello scenario politico – precisa Masi – e lì intendiamo restare”.
“Crediamo nelle persone e negli obiettivi” gli fa eco Roberto Giorgetti, che a chi si preoccupa della coesione del Patto per San Marino manda a dire che le contraddizioni, semmai, sono tutte nella coalizione avversaria.
Poi i dati sulla lista, definita di rinnovamento, composta da 44 candidati, di cui 15 donne, mediamente giovani, con il 39 per cento dei candidati alla prima esperienza, in larga misura imprenditori privati o liberi professionisti, solo il 20% degli appartenenti alla pubblica amministrazione.
Il più giovane ha appena compiuto 21 anni, l’età minima per essere eletti, il meno giovane ne ha 65.

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