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Noi Giovani Sammarinesi: sgravi fiscali per chi assume giovani

31 ago 2012
Noi Giovani Sammarinesi: sgravi fiscali per chi assume giovani
“Molti quando ho tirato fuori questa proposta mi hanno detto che è roba vecchia e già sentita, però perché non prevedere sgravi fiscali per le aziende che assumono giovani o lavoratori di cinquant’anni che sono in condizioni di lavoro precario?” Queste le parole di Raffaele Bonanni al recente Meeting di Rimini.
Forse come soluzione può sembrare banale, ma questo non significa che non funzioni! Oggi siamo troppo abituati a sistemi complessi a metodologie sofisticate per risolvere i problemi, tanto che a volte la semplicità può fornire spunti interessanti ed inaspettati.
Quello che sicuramente è necessario, è prendere coscienza del fatto che la disoccupazione giovanile è in aumento, e che chi perde il lavoro in età avanzata ha maggiori difficoltà a trovare un nuovo impiego perché fatica a riconvertirsi.
In realtà la soluzione proposta da Bonanni non è né antiquata né assurda, solo che purtroppo non basta.
Sgravi fiscali per le imprese significano meno entrate per lo stato che deve quindi trovare vie alternative per finanziarsi, visto che la politica del debito, come vediamo dalla situazione europea, non porta a nulla di buono. Ciò potrebbe significare rinunce e sacrifici, a meno chè non si riescano a trovare sprechi da eliminare.
La verità è che possiamo passare ore ed ore a trovare soluzioni che ridistribuiscano pani e pesci ma comunque se non troviamo il modo di ampliare la nostra economia tutte queste redistribuzioni rischiano di rimanere fini a se stesse. Questa è la vera chiave di volta, il rilancio dell’economia, lo stesso ministro tedesco lo ha ammesso, proprio riguardo le politiche del mercato del lavoro, sostenendo che non è che in Germania i lavoratori prendono di più e ci sono più diritti per gli iscritti al sindacato perché loro sono bravi e gli italiani cattivi, ma semplicemente perché l’economia ultrasviluppata della Germania, consente allo stato dei Lander di avere uno stato sociale più ampio e garantista anche nel mercato del lavoro, se la Germania fosse nelle condizioni economiche italiane, il loro welfare state sarebbe crollato da tempo.
D’altronde, è lo stesso Adam Smith ad insegnarcelo, nell’’800 l’esercito dei lavoratori proletari aveva salari di sussistrenza, principalmente perché l’offerta di lavoro era eccessiva rispetto alla domanda; allora dobbiamo creare una domanda di lavoro maggiore se vogliamo dare risposte efficaci anche nel mercato del lavoro. Per farlo occorre però dare il via a politiche di sviluppoo di ampie vedute e che coprano un orizzonte temporale esteso.
Il mercato del lavoro sarà migliore se l’economia del nostro paese sarà migliore.
Parleremò anche del mercato del lavoro alla serata Noi, Voi e il futuro organizzata da Noi Giovani Sammarinesi in occasione di BUON ANNO REPUBBLICA questa sera venerdì 31 agosto 2012 alle ore 21 presso il Sacello del Santo Marino.

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