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Non uccidete Djalali: San Marino scende in campo per salvare il medico iraniano-svedese

Scintille a margine dei lavori. Renzi, "Zeppa mi ha dato del buffone". La replica, "ha mancato di rispetto al Presidente"

di Monica Fabbri
3 dic 2020

La vita di Ahmadreza Djalali, medico e docente iraniano naturalizzato svedese, è appesa ad un filo. In carcere in Iran da quattro anni con l'accusa di spionaggio, rischia di essere giustiziato. La sua condanna a morte è stata sospesa temporaneamente mentre si susseguono appelli e pressioni europee per la grazia. Scende in campo anche San Marino, terzo Stato al mondo ad aver abolito la pena di morte. La Commissione Esteri approva all'unanimità un ordine del giorno per chiedere al Governo di adoperarsi in ambito internazionale e sostenere tutte le azioni necessarie per salvargli la vita e ottenerne la liberazione. In comma comunicazioni il Segretario Luca Beccari parla invece della visita del Sottosegretario agli Esteri italiano Ivan Scalfarotto

RF chiede un comma segreto nella prossima Commissione su rapporto con Italia e Negoziato con l'Unione Europea. Il Presidente Rondelli ricorda che è già stata prevista per Gennaio, in applicazione di una decisione assunta in precedenza. Il clima si scalda, invece, sulle nomine dei rappresentanti diplomatici e consolari. I Commissari di RF non capiscono la posizione di Rete: “ha sempre sostenuto, inserendolo nel programma di Governo che la figura dell'ambasciatore a disposizione doveva essere abolita”. Matteo Zeppa ricorda l'odg approvato all'unanimità e disatteso da Renzi, in cui si chiedeva al precedente Governo di predisporre entro novembre 2018 una legge di riforma del corpo diplomatico. La Segreteria Esteri ci sta lavorando – comunica Beccari - e verrà rivista la figura dell'ambasciatore a disposizione. Per Rf rimane però il fatto che, ad oggi, ci sono nuove nomine. Poco dopo Nicola Renzi informa i Commissari che a margine dei lavori il Consigliere Zeppa gli ha dato del buffone davanti a testimoni. “Non si può più dire quello che si pensa al microfono”, afferma. 

Zeppa a sua volta lo accusa di mancanza di rispetto, per essere uscito dall'Aula mentre il Presidente Rondelli, membro di Rete, rispondeva ai suoi quesiti. Il “buffone” - spiega - era per l'atteggiamento. Uno screzio che ben descrive i rapporti fra le due forze politiche.


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