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Npr, Berti: “Caduti i personalismi e i rami secchi, si apre una nuova fase”

“La maggioranza sta bene” - dice, richiamando l'impellenza delle riforme. Per Npr rivendica il ruolo di “cuscinetto” tra componenti diverse, “per stemperare differenze”. Sul fronte interno si riparte "dalla convinzione sulla validità del nostro progetto"

di Annamaria Sirotti
27 giu 2022

Intervista al Capogruppo di Noi per la Repubblica, Gian Nicola Berti. Analisi a tutto tondo, dalle dinamiche interne ai rapporti in maggioranza.

Pieno sostegno al quadro politico attuale, anzi, c'è tutta la voglia di rilanciarlo, nella sintesi tra anime differenti, nella consapevolezza che il contesto attuale richieda stabilità: “È una maggioranza per certi aspetti variegata – dice il Capogruppo di Noi per la Repubblica, Gian Nicola Berti - perché proviene da percorsi politici molto diversi; però, riesce sempre a trovare una sintesi, magari con qualche bisticcio o discussione. Ma la discussione è il sale della democrazia. Credo che la maggioranza stia bene e che possa andare avanti”. Al giro di boa di una legislatura impegnata a gestire emergenze, è il tempo delle riforme, rivendicando l'identità moderata e riformista di Npr.




“Prima l'emergenza Covid – ricorda Berti - adesso cominciamo a vedere anche l'emergenza e la difficoltà che la guerra sta creando sui mercati, in relazione alla stabilità economica di tutti i Paesi e quindi anche del nostro. Credo che dobbiamo fare le riforme, ancor più impellenti proprio in ragione delle difficoltà. Abbiamo curato l'emergenza, ora dobbiamo intervenire sugli elementi strutturali. E da questo punto di vista possiamo essere un elemento utile, fungere da cuscinetto tra le diverse componenti della maggioranza – una più di destra, una più radicale. Possiamo essere il bacino utile per stemperare divisioni e differenze”.

Sguardo allora al fronte interno, invocando, nel confronto con gli alleati di lista, una nuova fase: “La politica credo debba superare gli schieramenti, le divisioni e le frammentazioni. Noi per la Repubblica è un progetto molto positivo; dal punto di vista dell'idea. È complesso portarla avanti, perché spesso in politica si inseriscono i personalismo e l'ambizione personale finisce per costituire un elemento di dissidio. Per fortuna, qualche ramo secco è caduto dall'albero, ce lo siamo tolti e da quando ce lo siamo tolti, c'è maggiore condivisione e unità di intenti. Anche dal punto di vista della proposta politica, credo che Npr si sia fatta sentire meglio e credo possa partire proprio da qui un rilancio della lista”.





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