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Nuova aggregazione liberal-riformista: Psd perplesso, Ps contrario

L'assemblea degli aderenti socialisti sconfessa i "suoi" consiglieri Mancini e Simoncini

di Luca Salvatori
30 gen 2023
Assemblea PS
Assemblea PS

Dopo l'annuncio di voler dar vita ad un nuovo soggetto politico in maggioranza che include Noi Sammarinesi, il Movimento Ideali Socialisti e i consiglieri del Partito Socialista Mancini e Simoncini, in casa Psd, commenta il Presidente Matteo Rossi, “siamo tutti un po' sorpresi”. “Le maggiori perplessità – spiega - sono sulla presenza di Denise Bronzetti, poiché prima è uscita da Npr di cui era capogruppo ed ora rientra in un'aggregazione che include parte di Npr”. Questioni di coerenza, dunque, par di capire. “Solo pochi giorni fa c'è stata una riunione di maggioranza – conclude Rossi – e doveva essere quella la sede in cui confrontarci su questo nuovo scenario”.

Da parte degli altri componenti dell'alleanza di Governo - Dc, Rete e Domani Motus Liberi - nessun commento. Il quadro che emerge è di complessa lettura ma a livello consiliare restano pressoché inalterati i rapporti numerici tra maggioranza e opposizione. Le forze di Governo, che a novembre, avevano perso due seggi con il passaggio in minoranza delle ex consigliere di Rete Grazia e Zafferani e Sandra Giardi, ne recuperano uno con l'arrivo di Rossano Fabbri del Mis e si attestano quindi a quota 43. L'opposizione, di converso, scende a 17. Iro Belluzzi, infatti, pur essendo passato, 11 mesi fa, da Npr a Libera, va conteggiato formalmente in maggioranza, come egli stesso ci ha confermato.

Dal canto suo il Partito Socialista ha chiarito che appoggia il Governo e che intende proseguire nell'aggregazione, ma con Psd ed Elego. La recente assemblea degli aderenti ha infatti respinto l’idea di dare vita a quello che definisce “un contradditorio raggruppamento liberal-democratico–socialista–riformista che, se possibile, aumenterebbe la confusione già esistente”. Un'aperta sconfessione delle scelte operate dai due consiglieri Ps Mancini e Simoncini. Di certo, anche se alla scadenza elettorale naturale mancano quasi due anni, la politica sammarinese sta vivendo un periodo di notevole fermento, come se le urne, in realtà, fossero molto più vicine.





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