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Nuova mission per BNS: fissati tutti i passaggi per l'ex banca Cis

RF all'attacco sulle azioni di responsabilità: "Sanatoria nei confronti nel dissesto bancario"

di Monica Fabbri
23 lug 2020

Il percorso di Banca Nazionale Sammarinese è tracciato. Il Decreto approvato in Aula – ha ricordato il Segretario alle Finanze nella relazione illustrativa – è frutto di un lavoro corale e dell'ampia condivisione di tutte le parti sociali e istituzionali coinvolte. Nella mission del nuovo soggetto, che smetterà di fare attività bancaria, si inserisce anche l'aspetto occupazionale dei 64 lavoratori ex Cis. Hanno chiesto garanzie per una loro ricollocazione riunendosi qualche giorno fa in assemblea con politica e sindacati, che oggi dovrebbero presentare una proposta a tutela dei posti di lavoro.

Proprio sul tema è stato accolto un emendamento di RF che abbatte un vincolo: il personale ex Cis distaccato presso soggetti autorizzati, potrà essere assunto anche nel caso in cui le banche in questione abbiano proceduto a forme di prepensionamento o accordi aziendali di solidarietà. Nei futuri step verso la nuova mission c'è la gestione da parte di BNS di attivi e passivi per adempiere alle obbligazioni emesse. Crediti ed altri attivi verranno ceduti ad un trust di scopo di diritto sammarinese. Una volta avvenuti i rimborsi, il socio unico valuterà se mettere in liquidazione Banca Nazionale o farla proseguire nell'amministrazione degli attivi di altre società partecipate dallo Stato.

Nascerà poi un soggetto societario per il recupero dei crediti – I.G.R.C - inizialmente a partecipazione interamente pubblica. Il capitale potrà essere parzialmente trasferito a banche sammarinesi, società nazionali o estere che svolgono attività di servicing, o ad altri investitori istituzionali che vogliano aderire alla gestione accentrata degli attivi cartolarizzati. Lo Stato manterrà comunque una partecipazione del 10%, previo parere favorevole della commissione finanze. Un emendamento della maggioranza mantiene poi il divieto di rinuncia ad azioni di responsabilità anche a seguito della cessazione della procedura di risoluzione di BNS. Insomma – fanno sapere dalla maggioranza - si vuole andare fino in fondo nell'accertamento delle verità legate all'amministrazione di banca Cis, con la possibilità di addivenire ad una transazione nel momento in cui ci sia una effettiva convenienza economica dello Stato.

RF però non ci sta e parla di sanatoria, di colpo di spugna nei confronti nel dissesto bancario. “L'accertamento delle responsabilità ed il loro perseguimento è centrale nei confronti della cittadinanza, per cercare di recuperare risorse economiche necessarie in questo momento di crisi. Il Governo, con la frasettina che il divieto di rinuncia ad azioni di responsabilità non si applica alle transazioni anche parziali – attacca  – consente che con pochi spiccioli qualcuno, con giusti collegamenti con l'attuale maggioranza, si veda sollevato da azioni di responsabilità.

Nelle varie modifiche al decreto, troviamo anche la risposta alla preoccupazione che alcuni esponenti aziendali legati a quell'istituto vengano pagati attraverso il rimborso di polizze assicurative. I soggetti vigilati dovranno comunicare a Banca Centrale entro 30 giorni i beneficiari effettivi delle polizze e l'ammontare dell'accantonamento. 




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