Il quadro politico si arricchisce di un nuovo soggetto: nasce il laboratorio politico – culturale “Nuova San Marino”. Tra i promotori, Augusto Casali che – sciolta, o quasi la riserva - si prepara a rientrare in Consiglio Grande e Generale da indipendente.
Si chiama “Nuova San Marino”, pronto anche il simbolo del nuovo soggetto che andrà ad arricchire l'attuale e già molto frammentato quadro politico. Non un partito, ma un'organizzazione, o meglio un laboratorio politico – culturale, che prende il nome da un'esperienza del passato: quella corrente nata internamente al PSS – era il 2002 - e sfociata prima in Partito Socialista Nuova San Marino, poi in Nuovo Partito Socialista. Oggi come allora, alla guida di questo “drappello di uomini liberi” – come amano definirsi – c'è Augusto Casali. Obiettivo, la presentazione a breve di una serie di proposte, semplici ma pratiche, tese a portare ciò che ora manca al Paese: sviluppo e investimenti in territorio.
Bocciata l'azione del tavolo riformista, che “guardato da fuori – sottolineano – è solo una grande confusione, con ben poca prospettiva”. Il laboratorio NSM si posiziona dunque a fianco di altri movimenti di recente costituzione come '25 Marzo', perché – spiegano – chi si trova in Consiglio non è portatore di idee, semmai di incertezza e paura del futuro, togliendo speranza alle nuove generazioni. Il quadro – osservano - si caratterizza per l'assenza della politica; una burocrazia predominante che frena lo sviluppo e gli investimenti esteri; la crescente disoccupazione; una politica estera impalpabile; l'internazionalizzazione rivelatasi una chimera e il turismo in profonda crisi, con la perdita di 1 milione 500mila visitatori in 15 anni. Logico comunque pensare – aggiunge Erik Casali - che l'esito dei referendum avrà delle ricadute sullo scenario politico. Epifanio Troina invita invece a restituire pari dignità ai concittadini residenti all'estero con modalità di voto più aggiornate ai tempi. Intanto, salvo ripensamenti dell'ultima ora, per Augusto Casali si starebbero per riaprire le porte del Consiglio Grande e Generale. Il suo sarebbe un ritorno da indipendente.
Nel video l'intervista a Augusto Casali
sp
Si chiama “Nuova San Marino”, pronto anche il simbolo del nuovo soggetto che andrà ad arricchire l'attuale e già molto frammentato quadro politico. Non un partito, ma un'organizzazione, o meglio un laboratorio politico – culturale, che prende il nome da un'esperienza del passato: quella corrente nata internamente al PSS – era il 2002 - e sfociata prima in Partito Socialista Nuova San Marino, poi in Nuovo Partito Socialista. Oggi come allora, alla guida di questo “drappello di uomini liberi” – come amano definirsi – c'è Augusto Casali. Obiettivo, la presentazione a breve di una serie di proposte, semplici ma pratiche, tese a portare ciò che ora manca al Paese: sviluppo e investimenti in territorio.
Bocciata l'azione del tavolo riformista, che “guardato da fuori – sottolineano – è solo una grande confusione, con ben poca prospettiva”. Il laboratorio NSM si posiziona dunque a fianco di altri movimenti di recente costituzione come '25 Marzo', perché – spiegano – chi si trova in Consiglio non è portatore di idee, semmai di incertezza e paura del futuro, togliendo speranza alle nuove generazioni. Il quadro – osservano - si caratterizza per l'assenza della politica; una burocrazia predominante che frena lo sviluppo e gli investimenti esteri; la crescente disoccupazione; una politica estera impalpabile; l'internazionalizzazione rivelatasi una chimera e il turismo in profonda crisi, con la perdita di 1 milione 500mila visitatori in 15 anni. Logico comunque pensare – aggiunge Erik Casali - che l'esito dei referendum avrà delle ricadute sullo scenario politico. Epifanio Troina invita invece a restituire pari dignità ai concittadini residenti all'estero con modalità di voto più aggiornate ai tempi. Intanto, salvo ripensamenti dell'ultima ora, per Augusto Casali si starebbero per riaprire le porte del Consiglio Grande e Generale. Il suo sarebbe un ritorno da indipendente.
Nel video l'intervista a Augusto Casali
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