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Nuovo giro di vite a San Marino contro le “residenze fiscali”

19 ago 2009
Nuovo giro di vite a San Marino contro le "residenze fiscali"
Nuovo giro di vite a San Marino contro le "residenze fiscali"
Entro un anno la posizione di tutti i cittadini e dei residenti sarà chiarita nero su bianco. Il governo ha dato il via ad una vera e propria “operazione verità” su tutti i cittadini. In ballo ci sono sia il censimento che la legge su residenze e permessi. Il primo partirà entro l’anno, mentre la seconda ha già pronto il testo che deve passare ora al vaglio politico. Già da fine maggio sono partiti i controlli sia sui cittadini non sanmarinesi che sui cittadini sanmarinesi che risiedono in Italia. "Si tratta - per il segretario alle Finanze - di un censimento basato su un “questionario porta a porta” ”. Gabriele Gatti si dice comunque tranquillo sull'esito della verifica. “Le residenze 'sospette' non dovrebbero superare il 4-5% circa”. “Il censimento non è una indagine di polizia – ribadisce il Segretario agli Interni – ma vuole scattare una fotografia reale anche per gli aspetti sociali legati alla residenza. Chi la possiede ha accesso a servizi costosi di carattere sociale: come sanità, mutui, assegni di studio, lavoro. Per questo la legge sulle residenze – prosegue Valeria Ciavatta – prevede la possibilità di stabilire modalità diverse per chi vuole avere certi servizi, senza però contribuire a pagarli”. Un’operazione trasparenza che va di pari passo con la firma dell’accordo sulla doppia imposizione fiscale con l’Italia. "Sulla base dell’intesa siglata nel 2002 e mai ratificata - conclude Gatti - è stato redatto un nuovo accordo internazionale sul modello Ocse 2005 e, a metà settembre, verrà firmato”.

Giovanna Bartolucci

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