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Nuovo piano regolatore, Canti: "Il PRG non è bloccato"

Da Glasgow, alla Cop26, il segretario Canti interviene sul piano regolatore, ricordando di aver già annunciato la discussione in materia in commissione a fine mese. Si guarda ad una edilizia sostenibile e meno energivora

di Annamaria Sirotti
5 nov 2021

Mentre è il giorno dei giovani a Glasgow, in corteo per l'ambiente, con Greta Thumberg che boccia il summit, bollandolo come “una celebrazione del bla bla bla, che lascia inascoltata la gente più colpita”, i lavori proseguono e si conclude la missione del Segretario al territorio Stefano Canti, accompagnato dal Segretario particolare Giuliana Barulli. Occhi puntati sull'edilizia – case, scuole, ospedali e luoghi di lavoro, edifici pubblici: il settore a più alto consumo di energia, tra i primi responsabili delle emissioni di biossido di carbonio: del 40% dei consumi energetici e del 36% delle emissioni di gas serra.

Prioritario, allora, cogliere la sfida per renderli meno energivori e sostenibili, adottando soluzioni per standard di qualità ed efficienza nel prossimo piano regolatore della Repubblica, rilanciando norme per che portino a costruire edifici con tecnologia a basso impatto ambientale e ad emissione zero, rispetto a un patrimonio edilizio che "necessita di essere riqualificato". Nuovo PRG, che sia così capace di comprendere gli obiettivi dell'agenda 2030, segnala la Segreteria, smentendo recenti dichiarazioni di stampa: “Il Prg non è bloccato” – spiega Canti che ricorda come abbia anticipato la discussione in materia in commissione a fine mese. Anzi, prosegue, "stiamo attuando una politica rigorosa per cogliere le sollecitazioni che vengono da settori economici, industriali e sociali”.





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