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L'opposizione vuole Abs in commissione finanze. In arrivo una mozione di sfiducia per Celli. Inaccettabile, dicono, lo "sceriffo" Savorelli

30 mag 2017
Conferenza stampa OpposizioneOpposizione contro Celli e Direttore Bcsm
Opposizione contro Celli e Direttore Bcsm - L'opposizione vuole Abs in commissione finanze. In arrivo una mozione di sfiducia per Celli. Inaccet...
Alla fine la convocazione della commissione finanze arriva durante la conferenza stampa dell'opposizione. Appuntamento il 7 giugno per decidere se Abs è un interlocutore istituzionale. Dim dice subito che non ci sarà. Non ci presteremo a spendere i soldi dei contribuenti, afferma Roberto Ciavatta, per fare una commissione che dovrà decidere se fare una commissione. Abs rappresenta le banche ed è una figura istituzionale. Mussoni invita i commissari a non firmare il provvedimento di cessione di Asset a Cassa e annuncia una lettera personale a Banca Centrale. Non si può, ripete, chiudere una banca senza che i soci si possano esprimere in assemblea, quei soci che erano pronti a ricapitalizzare. Ascoltare Abs guidata da una persona autorevole come Bossone, puntualizza Ciavatta, è importantissimo per sentire chi nel sistema ci lavora. Il governo, accusa, ha trasformato una crisi patrimoniale in una crisi di liquidità e Banca Centrale non tutela il sistema quando è questo il suo obiettivo statutario. Anzi, aggiunge Federico Pedini Amati, sembra voler svalutare i crediti per raggiungere l'indice di anomalia che impone la ricapitalizzazione. Tornano le accuse sulle mancate dimissioni di Romito, previste – puntualizza Mancini – dall'ordine del giorno del 29 aprile e sottoscritto dall'intera maggioranza. E non piace la tempestica all'ingresso di un membro di minoranza nel cda di Cassa tracciata ieri da Morganti. Un mese, puntualizzano, è giusto il tempo che serve per approvare il bilancio e fare entrare l'opposizione a giochi fatti. Lanciamo un grido d'aiuto a tutte le forze politiche, anche di maggioranza – dice Belluzzi - per fermare il progetto che qualcuno sta portando avanti sulle spalle di tutto il Paese. Teodoro Lonfernini punta il dito su Celli “latore del silenzio di Banca Centrale”. Sono i principali attori del quarto scudo, ma questo è sammarinese. Se permane questo ermetismo, anticipa, l'unica soluzione è chiedere la sfiducia del Segretario alle finanze.
Altrettanto duri i commenti sul direttore di Banca Centrale. Non abbiamo bisogno di sceriffi ma di persone che facciano il loro lavoro, dice Mussoni. I suoi predecessori sono stati mandati via per molto meno, ricorda Ciavatta sottolineando che Savorelli si è definito l'unico tutore della legalità. Illegale, puntualizza Belluzzi, è anche infrangere la legge sul tetto degli stipendi.

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