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Ordinamento Giudiziario all'esame dell'aula: Libera e RF chiedono tempo per trovare condivisione

La maggioranza sostiene il pdl costituzionale ma c'è anche chi esprime qualche distinguo

di Luca Salvatori
1 dic 2021
I Segretari Teodoro Lonfernini e Massimo Andrea Ugolini
I Segretari Teodoro Lonfernini e Massimo Andrea Ugolini

Qualcuno l'ha definita una “riforma epocale” e non a caso è una legge di rango costituzionale che per l'approvazione richiede quindi una maggioranza qualificata dei due terzi di cui le forze di governo dispongono senza la necessità dei voti d'opposizione. Il pdl andrà a modificare l'ordinamento giudiziario e quindi aspetti come l'azione disciplinare nei confronti dei giudici e la composizione del Consiglio Giudiziario da cui, in sostanza, esce la politica attiva. Principi generali, questi, su cui ci sarebbe anche un accordo praticamente unanime ma la condivisione viene meno nella declinazione pratica, con divergenze anche molto nette. Il Segretario di Stato Massimo Andrea Ugolini ha introdotto il dibattito ripercorrendo l'iter del pacchetto giustizia, cominciato nel giugno 2020 con il mandato di rendere l'ordinamento conforme alle raccomandazioni internazionali; garantire l'indipendenza della magistratura; tenere in considerazione le peculiarità della realtà sammarinese, come quella del tribunale unico. Ha anche precisato, in replica, che alcune proposte dell'opposizione, come quella del codice etico, sono state accolte.




Ma per i consiglieri di Libera e Repubblica Futura non c'è stato sufficiente confronto; è ingiustificata la fretta nell'approvazione del pdl (visto che il Greco ha indicato come data la fine di marzo 2022); non vengono recepite gran parte delle raccomandazioni ed inoltre si stravolge l'equilibrio tra poteri dello Stato, senza prevedere adeguati contrappesi. Chiesto dunque altro tempo e di soprassedere all'esame dell'articolato per poter trovare condivisione e un voto unanime dell'aula. Dai banchi di maggioranza, compresi i capigruppo dei principali partiti, è prevalso l'appoggio al pacchetto giustizia, ma alcuni consiglieri delle forze di governo hanno manifestato anche qualche distinguo e perplessità nell'auspicio di trovare soluzioni mediate con l'opposizione, così da presentarsi uniti e più forti all'esame del Greco, anche nel motivare e sostenere, l'eventuale, mancato recepimento di qualche raccomandazione. Questo il contesto in cui si è sviluppato finora il dibattito che è stato sospeso alle 19. Proseguirà in seduta serale quando è probabile cominci l'esame e la votazione del pdl e delle decine di emendamenti presentati da governo e opposizione.





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